Mattinata di audizioni oggi, lunedì 17 novembre 2025, in Commissione Legalità, presieduta dal novarese Domenico Rossi.
La prima audizione
Durante l’incontro con la Società Novarese per la cremazione, il presidente emerito Ezio Ferraris e la presidente pro tempore Emanuela Peagnohanno affermato di rilevare alcune criticità della legge regionale approvata nel 2025. In Piemonte ci sono 13 impianti di cremazione con 22 linee totali, che possono coprire fino a 70-75 mila cremazioni all’anno, a fronte delle 32 mila effettuate realmente, hanno spiegato. Senza un’attenta programmazione dei nuovi impianti che la legge autorizza, si potrebbe a loro avviso creare un modello espansivo che potenzialmente potrebbe portare a problemi di gestione da parte dei comuni e chiusure di impianti, non giustificati dal numero di cremazioni.
Sono intervenuti per domande e approfondimenti i consiglieri Paola Antonetto (Fdi), Domenico Ravetti, Rossi e Daniele Valle (Pd), Giulia Marro (Avs).
La seconda audizione
L’altra audizione è stata con la Responsabile del Settore “Anticorruzione e vigilanza sui contratti e sulle strutture pubbliche e private” della Direzione regionale Sanità sui meccanismi e le procedure attuate dalla Regione Piemonte in relazione alla prevenzione e al controllo dei fenomeni corruttivi nell’ambito delle Asl.
La dirigente ha descritto la fase di avvio del suo percorso, essendo in carica da 6 mesi. Si sta, appunto, reclutando il personale e si delineano le prassi operative. Il focus è su coordinamento, promozione e vigilanza. Sinora è stata fatta promozione di buone pratiche, ma non è stata attivata la vigilanza e il controllo sui contratti, che comunque va attuata in collaborazione con l’Orecol, i responsabili anti corruzione delle aziende e con il neo costituito gruppo di esperti in materia di edilizia sanitaria e di sanità digitale.
Il presidente Rossi è intervenuto con alcune domande specifiche e ha concluso sottolineando che “è positivo che il settore anticorruzione sia stato finalmente affidato a una dirigente in maniera stabile e non “ad interim” come in passato. Ora, però, è necessario affiancare alla dirigente una struttura, uno staff che possa affiancarla nel lavoro importante di coordinamento, controllo e vigilanza. Così come è fondamentale che la Giunta dia indicazioni chiare su come mettere insieme i diversi soggetti che, a vario titolo, si occupano di legalità in tema sanitario”.
Durante la seduta ordinaria la Commissione ha condiviso il percorso di chiusura del gruppo di lavoro sul caporalato per arrivare a un documento condiviso da portare in discussione in Aula.