Cultura

Al Teatro Coccia di Novara arriva il “Don Giovanni”

Firma la produzione un consolidato gruppo creativo composto da Paul-Émile Fourny alla regia, Benito Leonori per le scene, Giovanna Fiorentini ai costumi, luci di Patrick Méeüs e visual designer Mario Spinaci

Al Teatro Coccia di Novara arriva il “Don Giovanni”

Nuovo allestimento in una coproduzione italo francese e svizzera.

“Don Giovanni”

Prosegue il cartellone Opera 2025 del Teatro Coccia di Novara. Venerdì 24 Ottobre alle 20.30 e Domenica 26 Ottobre alle 16 in scena “Don Giovanni”, dramma giocoso in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte.

L’opera viene proposta in una nuova produzione frutto della collaborazione tra teatri italiani e europei: Fondazione Teatro Carlo Coccia di Novara, Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, Teatro Marrucino di Chieti, Opéra-Théâtre de l’Eurométropole de Metz, NOF Nouvel Opéra Fribourg – Neue Oper Freiburg. Nuovo l’allestimento.

La direzione è affidata ad Arthur Fagen, direttore Musicale dell’Opera di Atlanta dal 2010, ospite regolare delle più grandi istituzioni musicali dell’Europa e degli Stati Uniti, già assistente di James Levine alla Metropolitan Opera e direttore stabile di importanti istituzioni teatrali (Kassel, Brunswick, Flanders Opera, Queens Symphony Orchestra).

Firma la produzione un consolidato gruppo creativo composto da Paul-Émile Fourny alla regia, Benito Leonori per le scene, Giovanna Fiorentini ai costumi, luci di Patrick Méeüs e visual designer Mario Spinaci. Il cast è prevalentemente under 35, con artisti di valore internazionale: Christian Federici (Don Giovanni), Maria Mudryak (Donna Anna), Louise Guenter (Donna Elvira), Valerio Borgioni (Don Ottavio), Stefano Marchisio (Leporello), Gianluca Failla (Masetto), Eleonora Boaretto (Zerlina), Luca Dall’Amico (Commendatore).

Under 35 anche l’orchestra, Time Machine Ensemble, orchestra giovanile nata 8 anni fa in seno alla Fondazione Pergolesi Spontini. Canta il Coro Ventidio Basso di Ascoli Piceno.

Dedicato al seduttore e conquistatore di donne “d’ogni grado, d’ogni forma, d’ogni età” per il puro “piacer di porle in lista”, “Don Giovanni” debuttò a Praga il 29 ottobre 1787, diretto dallo stesso Mozart.

Il gaudente acceso d’instancabile vitalismo, il libertino incurante delle convenzioni, l’uomo che concepisce l’erotismo come forma di conoscenza e, ancor più, lo sfrontato eroe che osa lanciare la sua sfida a Dio. Condannato, inevitabilmente, a subirne la punizione. Il protagonista dell’opera di Mozart è un personaggio inafferrabile, che filosofi e studiosi così come psicanalisti e teologi hanno tentato di analizzare secondo diverse angolature, sedotti dal suo fascino sfuggente. L’origine è eminentemente letteraria e si snoda attraverso un lunghissimo albero genealogico: sul versante teatrale passa attraverso Molière (Don Juan ou Le festin de pierre, 1665) e Goldoni (Don Giovanni Tenorio o sia Il dissoluto, 1735); i due antecedenti più significativi, però, restano il dramma El burlador de Sevilla del monaco Tirso de Molina, pubblicato nel 1630, e l’opera Il convitato di pietra, con tutte le sue numerose intonazioni. Sottoposte a opportune manipolazioni, queste radici letterarie forniranno il basamento per il libretto dell’opera.

Nella lettura di Paul-Émile Fourny, “Don Giovanni” è un personaggio che trae ispirazione da figure oscure, mitiche e leggendarie come Dracula o Nosferatu… un “vampiro” d’amore, sempre in movimento, che evoca la lunga migrazione di una creatura inafferrabile, guidata dal sangue della verginità. “Il mito – spiega il regista – nasce come racconto favoloso e popolare che narra le azioni e le avventure di esseri che personificano e rappresentano le forze della natura. Un mito sì, come quello del vampiro, che verrà infine catturato e punito dal soprannaturale al momento del banchetto di pietra”.

Dresscode dedicato all’opera bordeaux, borgogna, burgundi, ispirazioni su Sipario Virtuale Opera allo Specchio.

Biglietti dai 32,00 ai 62,00 euro online e presso la biglietteria del teatro.