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“X project. Alla ricerca del carbonio perduto?” Al via il progetto

Il progetto è rivolto a studenti tra i 16-19 anni

“X project. Alla ricerca del carbonio perduto?” Al via il progetto

Con la conferenza stampa presso la sala Consiliare della Provincia di Novara, prende avvio X project. Alla ricerca del carbonio perduto?, un’iniziativa sostenuta da fondazione Cariplo attraverso il bando “Clima Creativo” che vede la collaborazione tra Cabiria Teatro (capofila) insieme all’I.I.S. Bonfantini e alla cooperativa Aurive.

Il progetto

Il progetto è rivolto a studenti tra i 16-19 anni, chiamati con un ruolo da protagonisti nel scegliere quali aspetti approfondire tra gli obiettivi ambientali dell’agenda 2030. Si tratta di un percorso di formazione biennale, organizzato per fasi progressive, che li porterà a rappresentare attraverso linguaggi artistici le riflessioni raccolte: un’opera teatrale, un reading, dei podcast, una performance? Saranno i partecipanti a decidere.

Il progetto descrive un approccio innovativo, una delle prime esperienze su bandi che uniscono il tema della sostenibilità al mondo della cultura e creano connessioni tra scuola, teatro e terzo settore. Anche il titolo provvisorio “X project” richiama il tema del protagonismo, perché saranno gli studenti a trovare un nuovo nome in cui identificarsi.

“X project” rovescia le logiche della scelta nelle attività scolastiche. L’obiettivo è quello di motivare e qualificare la partecipazione degli studenti, proponendo contenuti scientifici che possono essere divulgati anche attraverso un processo creativo. Viene loro proposta (e non imposta) l’adesione ad un progetto inserito nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) che terrà in considerazione il loro impegno in orario curriculare ed extra-curriculare, la possibilità vedere riconosciuti dei FSL (Formazione Scuola-Lavoro) e di potere presentare ricerche per l’esame di stato.

Le tematiche principali riguarderanno lo sfruttamento del suolo e il cambiamento climatico. Sono due argomenti legati ai programmi di studio in un istituto agrario. Nella prima fase ai partecipanti verrà richiesto di seguire un percorso di formazione pensato dai loro docenti, con formatori, esperti e visite sul campo per conoscere e confrontare modelli produttivi, sperimentazioni e nuove filiere agricole. Una volta scelta la tematica approfondire, gli studenti, nella seconda fase, saranno chiamati a raccontare idee, storie, tecniche, pratiche sostenibili, scegliendo un linguaggio tra il teatro, la scrittura e l’arte per realizzare un prodotto creativo. Anche in questa fase saranno seguiti da professionisti che li accompagneranno nell’ideazione di spettacoli teatrali, testi, performance artistiche o installazioni visive, integrando strumenti multimediali come riprese video, montaggio e streaming, per sviluppare nuove modalità di comunicazione coinvolgenti e accessibili. Il Il progetto è sostenuto da sviluppato da in collaborazione con prodotto creativo, una volta realizzato, verrà condiviso con gli studenti (che non hanno partecipato direttamente al progetto), le comunità locali e verrà portato in scena attraverso una serie di eventi, spettacoli, incontri per sensibilizzare altri pubblici.

Parteciperanno al progetto gli alunni delle classi terze e quarte dell’Istituto Tecnico Agrario G. Bonfantini (nelle sedi di Novara, Romagnano Sesia e presso la sede Cavallini di Lesa). Gli studenti incontreranno agronomi, zootecnici e ricercatori ambientali, parteciperanno a laboratori sui linguaggi artistici e a visite guidate presso parchi naturali, aziende agricole, raccogliendo materiali e una bibliografia-sitografia di riferimento. Complessivamente stimiamo la partecipazione di oltre 600 studenti con un’equipe formata da 6 docenti. In conclusione, X Project intende ripensare le strategie con cui viene promosso il concetto di sostenibilità, a partire dall’osservazione diretta, dall’analisi del territorio novarese in un’area ricca di eccellenze produttive come riso, gorgonzola e vino, ma segnata da criticità legate al consumo di suolo, inquinamento e perdita della biodiversità; proponendo nuovi linguaggi artistici che renderanno più comprensibili contenuti scientifici e nuove pratiche virtuose.