Giovedì 23 ottobre alla Fabbrichetta (via Mottarone, angolo via A. Vespucci) ad Arona è stato presentato lo sportello di ascolto L.I.S.A. (Laboratorio di Informazione Sostanze e Adolescenza), dedicato ad adolescenti e giovani adulti é nato nell’ambito del progetto “Dipendenze e adolescenti” finanziato dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
I dettagli
Il progetto nasce dalla collaborazione tra la s.c. Ser.D – Servizio per le Dipendenze dell’Asl novara, la Cooperativa sociale Vedogiovane e l’Associazione Amici del Fermi di Arona ed è mirato alla prevenzione e all’individuazione del disagio e delle fragilità che possono essere associati al consumo di sostanze legali e illegali tra gli adolescenti.
Il progetto, finanziato dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, coinvolge un team di professionisti tra cui Psicologi, Educatori professionali e Pedagogisti, e si rivolge principalmente agli studenti delle scuole superiori e ai loro genitori.
Le attività hanno preso ufficialmente avvio nel 2024 con interventi negli Istituti I.I.S. “Cavallini” di Lesa e Liceo “Fermi” di Arona per un totale di 55 incontri e 289 partecipanti.
Il programma ha previsto attività di sensibilizzazione, formazione e supporto sia a favore di gruppi di studenti e studentesse che a favore di gruppi di genitori, al fine di sviluppare competenze e favorire scelte consapevoli, interessando studenti del 3° e del 4° anno per le attività di peer education e del 1° e 2° anno per le attività di sensibilizzazione.
L’obiettivo finale è identificare un gruppo di studenti e genitori formati (i cosiddetti “peer”) che possa rappresentare un riferimento e un supporto in caso di problematiche legate al consumo di sostanze, oltre a fungere da agenti di connessione con i servizi professionali offerti dalla s.c. Ser.D Asl Novara in caso di necessità, in collaborazione con i Servizi socio-sanitari della rete territoriale.
In questo contesto lo sportello L.I.S.A. si propone come luogo di ascolto al quale minori, giovani adulti e genitori potranno accedere in forma anonima, trovando:
consulenza nell’affrontare dubbi e problemi inerenti sostanze e comportamenti additivi, grazie alla presenza di Psicologi, Educatori e Pedagogisti, con la possibilità di ricevere informazioni in un contesto di accoglienza a bassa soglia che favorisca ascolto, primo intervento ed eventuale invio/accompagnamento ai Servizi di quei ragazzi che ne avessero la necessità;
Laboratori di media education sui temi inerenti l’uso di sostanze e i comportamenti potenzialmente causa di dipendenza, i rischi e le difficoltà nel periodo della crescita adolescenziale, con il coinvolgimento strategico degli stessi giovani con caratteristiche di leadership positiva. Lo sportello sarà dotato di profili social media e mail gestiti insieme ai ragazzi e verrà costruito e realizzato con i giovani partecipanti un intervento di prevenzione digitale;
Laboratori formativi sulle like skills, gestiti con modalità interattive, per sviluppare creatività ed empatia, senso critico e comunicazione efficace, relazioni efficaci e consapevoli, problem solving e decision making, gestione dello stress e delle emozioni;
Laboratorio di peer tutoring all’interno del quale i partecipanti ai laboratori avranno la possibilità di utilizzare le proprie competenze e idee nel progettare e gestire un programma di educazione alla salute presso le scuole primarie di secondo grado.
La terza fase del progetto vedrà infine la strutturazione dell’Ambulatorio Dipendenze Giovanili che interesserà in particolare le sedi Ser.D di Arona e Borgomanero e lo studio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Individualizzato (PDTI) rivolto ai ragazzi e alle ragazze che si trovassero già ad aver sviluppato una dipendenza da sostanze o comportamenti.
Le dichiarazioni
<Considero l’inaugurazione dello sportello L.I.S.A. un traguardo importante per il Servizio per le Dipendenze dell’Asl Novara, a sottolineare l’attenzione e l’impegno verso una popolazione che, più delle altre, è soggetta al rischio di sperimentare problematiche connesse al consumo di sostanze e allo sviluppo di comportamenti che possono sfociare in una dipendenza vera e propria. Il riconoscimento precoce di situazioni di fragilità che possono esporre a questi rischi, e la presa in carico precoce in caso di problematiche già evidenti, sono fondamentali per interrompere rapidamente la traiettoria di malattia e aumentare le possibilità di un recupero completo da parte di ragazzi e ragazze che possono così tornare a vivere una vita piena e consapevole.
Presso le sedi SerD dell’Asl Novara sono già attivi percorsi dedicati per adolescenti e giovani adulti che prevedono fasce “protette” di accesso e programmi terapeutici specifici, ma è innegabile che lo stigma che ancora troppo spesso colpisce questi Servizi multi specialistici e il non riconoscersi come portatore di una problematica di dipendenza possono rappresentare una barriera verso la richiesta di aiuto> dichiara Sarah Vecchio Direttore Ser.D. Asl Novara <Lo spazio di ascolto presso La Fabbrichetta vuole quindi essere un luogo di dialogo aperto e privo di pregiudizi, dove offrire strumenti e conoscenze per prevenire le problematiche sanitarie, relazionali e sociali legate alle dipendenze, aumentare la consapevolezza di adolescenti e genitori sui rischi legati al consumo di sostanze legali e illegali e di comportamenti, creare una rete sociale di supporto e aiutare i ragazzi a prendere decisioni consapevoli e informate in situazioni sociali promuovendo la riflessione sulle proprie emozioni e comportamenti.
Si tratta solo di un primo passo ma per il quale verrà fatto ogni sforzo al fine di dare continuità e sviluppo ad un progetto così importante per il nostro Servizio e il nostro territorio>.
Le insegnanti Antonella Lagger e Norma Manfredi delle Scuole coinvolte: <L’intervento laboratoriale di due ore nelle classi seconde si è svolto in orario curriculare con la presenza di educatori esterni. L’esito è stato molto positivo: i ragazzi hanno mostrato interesse e partecipazione, hanno apprezzato la modalità di conduzione e la possibilità di affrontare temi complessi in un clima aperto e non giudicante. Molti di loro hanno espresso il desiderio di poter continuare questo tipo di attività, segno che il bisogno di confronto e ascolto è reale e sentito. Lo testimonia anche l’adesione, da parte di alcuni studenti, al percorso di formazione peer proposto su base volontaria alle classi terze e quarte per l’anno scolastico in corso. Per la scuola è stata un’esperienza preziosa, che ha permesso di creare spazi nuovi di dialogo e consapevolezza all’interno della vita scolastica quotidiana>
Federica Demicheli Presidente della Cooperativa Vedogiovane afferma <Entrare nelle classi in questi mesi ci ha restituito un quadro complesso, ma anche pieno di vitalità e desiderio di confronto. Quando si parla di dipendenze, i ragazzi oggi non pensano solo alle sostanze, ma anche al loro rapporto con lo smartphone, con i social, con tutto ciò che li tiene connessi ma spesso anche soli.
In molti ci hanno raccontato quanto sia difficile trovare adulti disposti ad ascoltarli davvero: a scuola i ritmi sono veloci, gli spazi di dialogo non sembrano sufficienti, e spesso non c’è tempo per fermarsi a guardare negli occhi chi sta attraversando un momento difficile. Per questo lo sportello L.I.S.A. nasce come un luogo – anche digitale – dove non servono etichette per essere accolti. Sapere che ci sono figure competenti, disponibili ad ascoltare anche online, è per tanti ragazzi motivo di tranquillità.
Abbiamo visto che, quando trovano uno spazio sicuro e persone disposte ad ascoltare senza giudizio, riescono a parlare di sé, delle loro paure, dei propri limiti e delle proprie speranze. Ed è proprio da qui, dall’ascolto vero, che può partire ogni percorso di prevenzione autentica.>
Marina Grassani Vicesindaco e Assessore Welfare e Pari Opportunità del Comune di Arona: <Ritengo lodevole il progetto intrapreso dall’Asl, nella sua interezza, e credo che, lo “Sportello di ascolto” in particolare, si ha un’ottima iniziativa. Ai giorni nostri siamo tutti sottoposti a stimoli amplificati di messaggi mediatici e non, per cui di contro un luogo di ascolto e accoglienza colma il vuoto di quest’epoca in cui stanno soffrendo la socializzazione e il dialogo. Auspicando un prosieguo oltre il termine del progetto, auguro buon lavoro a tutti coloro che sono coinvolti nella riuscita di questa buona prassi>.
<L’apertura di uno sportello dedicato agli adolescenti e ai giovani adulti sulle dipendenze rappresenta un’opportunità fondamentale per la prevenzione e la tutela della salute. Attraverso l’ascolto attivo, i giovani trovano uno spazio sicuro dove esprimere dubbi e fragilità senza giudizio. Questo strumento facilita l’individuazione precoce di comportamenti a rischio, promuovendo percorsi di consapevolezza e supporto. La collaborazione tra scuola, famiglia e operatori specializzati è essenziale per costruire una rete solida di protezione e orientamento> conclude Angelo Penna Direttore Generale Asl Novara