In occasione dello sciopero generale di lunedì 22 in sostegno alla freedon flotilla ed in opposizione al genocidio in Palestina, un gruppo di genitori ha organizzato un presidio in centro ad Arona. E le persone presenti erano davvero tante e tutte con un unico pensiero: stop alla guerra.
Il presidio
“Non credevamo che potesse succedere qualcosa come ciò che è in atto – hanno detto gli organizzatori – Dopo due anni ci chiediamo come possa non finire: si tratta dello sfratto di milioni di persone, un’operazione immobiliare. Nessuno alza un dito per fermare chi vuole portargli via la loro terra. Se solo il profitto e non le persone guidano le nostre scelte politiche allora dobbiamo farci venire il dubbio su cosa sia la politica. Grazie per essere qui e per dimostrare la vostra sensibilità”.
Presenti, fra gli altri, il vicesindaco Marina Grassani e anche Roberta Tredici di Impronta Civica che ha detto: “Non possiamo rimanere soli e non dobbiamo sentirci soli davanti a questo orrore. Siamo qui per chiedere una cosa sola: pace. Per denunciare il genocidio di Gaza, per chiedere che si aprano gli occhi. La pace non può aspettare. Non può nascere da altro odio. La pace nasce solo dall’amore.
L’amore che ci insegnano i bambini, quelli che non hanno bandiere né definizioni. Bambini che dovrebbero addormentarsi guardando le stelle e non le bombe”.
Il cammino continua: appuntamento l’11 ottobre con il Battello di Pace, un viaggio simbolico sul Lago Maggiore per promuovere solidarietà e cooperazione. Quattro le tappe Angera, Arona, Baveno e Intra. In ognuna delle tappe si terranno presìdi pubblici di sensibilizzazione con musica dal vivo, reading teatrali, testimonianze dirette e riflessioni condivise sul tema della pace, per coinvolgere e stimolare all’azione la cittadinanza. info@battellodipace.it