Giovedì 16 ottobre 2025, dalle ore 15.00 alle 19.00, presso l’Aula Magna dell’AOU Ospedale Maggiore di Novara (Corso Mazzini 18), l’Associazione per la Tutela dei Diritti del Malato, con il patrocinio di autorevoli enti istituzionali, organizza il convegno dal titolo “Aggressioni ai sanitari, un’emergenza silenziosa – Proteggere chi ci cura è un dovere di tutti”.
I dettagli
L’iniziativa, moderata dalla giornalista Elena Vallana, vedrà la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, esperti di diritto, sanità, psicologia ed etica, per analizzare il fenomeno crescente delle aggressioni al personale sanitario, le cause, le conseguenze e le possibili strategie di prevenzione e contrasto. Il programma prevede interventi di:
Massimo Cavino: Professore di Diritto Costituzionale, UPO Novara
Ornella Vota: Direttore Sanitario, AOU Ospedale Maggiore, Novara
Mauro Longoni: Psicologo, Servizio di Psicologia ASL Novara
Eleonora Porta: Avvocato, libero professionista
Luca Savarino: Filosofo, membro del Comitato Nazionale per la Bioetica
Dopo il dibattito aperto al pubblico, le conclusioni saranno affidate al giornalista Gianfranco Quaglia.
Roberto Mari – Presidente dell’Associazione per la Tutela dei Diritti del Malato: <Questo convegno nasce con l’obiettivo di analizzare a fondo le cause, le dinamiche e le possibili strategie di risposta a una crisi in rapida espansione. Il rapporto di fiducia tra paziente e operatore sanitario è da sempre il fulcro del processo di cura. Negli ultimi anni, però, questo equilibrio si è progressivamente incrinato: medici, infermieri e altri professionisti della salute si trovano sempre più spesso a fronteggiare episodi di aggressione, sia verbale che fisica. Si tratta di atti che non solo mettono a rischio l’incolumità personale, ma alimentano un clima di insicurezza, frustrazione e stress, con conseguenze dirette sulla qualità dell’assistenza erogata. A partire da questa emergenza ormai cronica, abbiamo promosso l’evento con l’intento di offrire una lettura multidisciplinare del fenomeno, esplorandone le radici culturali, sociali e psicologiche, senza trascurare il quadro normativo e le azioni concrete di prevenzione e tutela.In un momento storico in cui il sistema sanitario è chiamato ad affrontare sfide sempre più complesse, la sicurezza degli operatori deve essere considerata una priorità assoluta. Questo convegno vuole essere uno spazio di ascolto, confronto e proposta, con l’auspicio che le riflessioni condivise possano tradursi in strumenti operativi, campagne di sensibilizzazione e, soprattutto, in una rinnovata alleanza tra pazienti e curanti, fondata su fiducia e rispetto reciproco>.
Stefano Scarpetta – Direttore Generale dell’Ospedale “Maggiore della Carità” di Novara: <Una indagine di qualche anno fa dell’Ordine dei medici aveva dimostrato come il 36% dei medici novaresi che avevano risposto a uno specifico questionario avevano confidato di essere stati vittime di episodi di violenza. È passato qualche tempo e la situazione si è fatta ancora più critica: basta scorrere i giornali per avere notizia di aggressioni o minacce ai danni del personale sanitario. Spesso questi fatti avvengono in reparti, come il Pronto soccorso, che per definizione sono il punto nodale dell’assistenza e quindi questi episodi assumono una gravità ben maggiore. Ben venga dunque l’iniziativa dell’Associazione per la tutela dei diritti del malato, che ha il pregio di riportare all’attenzione dei cittadini un fenomeno particolarmente grave e che vuole svisceralo da diversi punti di vista>.
Angelo Penna – Direttore Generale dell’ASL di Novara <Informare e sensibilizzare la popolazione e gli operatori sanitari sul fenomeno delle aggressioni fisiche e verbali ai danni di medici, infermieri e di tutto il personale sanitario è oggi un dovere inderogabile di ognuno di noi. Questi episodi non solo mettono a rischio la sicurezza e l’incolumità di chi ogni giorno si prende cura della salute collettiva, ma compromettono anche il buon funzionamento del sistema sanitario e il diritto stesso alla salute, sancito dalla nostra Costituzione. È fondamentale riconoscere il ruolo centrale e insostituibile di chi lavora in sanità con competenza, professionalità e dedizione, spesso in condizioni complesse e sotto forte pressione. Proteggere i Professionisti della salute significa proteggere l’intera collettività; è necessario, pertanto, creare una stretta sinergia tra le istituzioni e le persone per costruire un ambiente sicuro e rispettoso, dove la salute possa essere realmente un diritto garantito per tutti e tutelato da tutti>.