Con una delibera di giunta l’amministrazione comunale ha stabilito che per hotel e residenze turistico-alberghiere l’imposta sale da 3 a 5 euro per i quattro stelle e da 2 a 3 euro per i tre stelle. Per agriturismi, residence, b&b, affittacamere, alloggi e case vacanza la tassa sale da 1 a 3 euro. Gli aumenti entreranno in vigore dal 1 gennaio del 2026.
Critica Impronta Civica
Ironico il commento di Gianluca Ubertini, capogruppo di Impronta Civica in consiglio: “L’aumento è stato stabilito per compensare i tagli statali. Peccato che i tagli arrivino dallo stesso Governo di cui il sindaco è deputato. Roma taglia, Arona tassa. Un capolavoro di coerenza”.
La spiegazione di Gusmeroli
Il primo cittadino Alberto Gusmeroli spiega: “Non abbiamo mai aumentato l’imposta di soggiorno da 15 anni a questa parte. Abbiamo parlato ad ottobre 2024 con i proprietari degli alberghi Aronesi accogliendo la loro proposta di fare decorrere gli aumenti dal 2026 anziché dal 2025. Noi destiniamo totalmente l’imposta di soggiorno a iniziative turistiche, tranne una parte ammessa dalla legge per tenere più bassa la tassa sui rifiuti. Negli anni scorsi i costi per gli eventi sono lievitati sia per ragioni di sicurezza che per motivazioni legate al particolare periodo che stiamo vivendo. La città vive di turismo e gli eventi sono molto importanti e Arona da sempre organizza manifestazioni di alto livello. Il nostro impegno è di non prevedere più nessun aumento in futuro e mantenere alto il livello dei servizi in città che è uno dei tanti motivi per cui Arona è vista come un punto di riferimento turistico-culturale e sociale”.