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La Radioterapia Oncologica dell’Aou Maggiore di Novara: struttura di eccellenza con apparecchiature di ultima generazione

Sono circa 1500 i pazienti con diagnosi di tumore che vengono trattati a Novara

La Radioterapia Oncologica dell’Aou Maggiore di Novara: struttura di eccellenza con apparecchiature di ultima generazione

E un team multidisciplinare al servizio dei pazienti con diagnosi di tumore. Partecipato incontro al Broletto con la presenza di numerose autorità.

L’incontro

La Struttura di Radioterapia Oncologica dell’Azienda ospedaliero-universitaria Maggiore della Carità di Novara ha incontrato la città nel pomeriggio del 5 novembre nel Salone dell’Arengo del Broletto: si è trattato di un momento importante e ricco di contenuti organizzato da Lilt Novara Odv per far conoscere una realtà d’eccellenza dove le apparecchiature più innovative si uniscono alla preparazione e umanità di un team multidisciplinare.

Sono circa 1500 i pazienti con diagnosi di tumore che trattiamo ogni anno – ha detto Pierfrancesco Franco, Direttore della Struttura e Professore associato dell’Università del Piemonte Orientale- sia nella sede dell’ospedale di Novara che in quella dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli.  L’80% arriva dal Novarese, Vercellese, Biellese e Vco, il restante dalla Lombardia ed altre zone del Piemonte, una percentuale significativa che riflette il valore della nostra Struttura. La radioterapia dà ottimi risultati in molti dei casi trattati ma non è una pratica sanitaria molto conosciuta, per questo ringrazio Lilt Novara per averci dato la possibilità di presentarci alla città”.

Il professor Franco ha anche spiegato che la radioterapia è una specialità clinica, cioè, dedicata alla cura diretta del paziente oncologico. Il percorso del paziente inizia con una valutazione generale e una serie di esami per immagini come risonanza magnetica, pet, tac. I dati raccolti vengono rielaborati dall’équipe medica per stabilire il percorso terapeutico e si procede quindi alla elaborazione dei dati con i fisici sanitari per arrivare con approvazione del medico radioterapista oncologo alle sedute di radioterapia molte volte anche in combinazione con le terapie sistemiche: i due trattamenti combinati danno risultati positivi in una buona percentuale di pazienti.

La radioterapia è uno dei pilastri della cura del cancro – ha sottolineato poi il prof. Marco Krengli, già direttore fino al 2022 a Novara e ora Direttore dell’Istituto Oncologico Veneto all’Università di Padova e presidente dell’AIRO, Associazione Italiana Radioterapia e Oncologica clinica– è indicata per il 60-70% dei pazienti oncologici, quantificati lo scorso anno in Italia in circa 390.000 nuovi casi, secondo il Rapporto Airtum, di cui 250000 necessiteranno di Radioterapia. Contribuisce inoltre a più del 40% dei trattamenti curativi”. Il prof. Krengli ha poi offerto una panoramica della tipologia e dotazione degli acceleratori lineari in Italia (circa 8 per milione di abitanti, in linea con la media europea) e segnalato che la radioterapia impatta per il 5% dei costi delle cure oncologiche ed è quindi definita una disciplina conservativa (preserva gli organi trattati), poco costosa e con un ottimo rapporto costo-efficacia.

“Nell’opinione pubblica ancora sussistono paure o informazioni scorrette, in un contesto in cui ancora troppi pazienti rinunciano o arrivano tardi ai trattamenti – spiega la presidente Lilt Novara Odv, dottoressa Giuseppina Gambaro – per questo abbiamo voluto sensibilizzare sul tema la popolazione presentando l’Istituto di Radioterapia Oncologica Novarese. Un’eccellenza novarese e il terzo Istituto in Italia dotato di un’apparecchiatura ibrida di ultima generazione. Lilt Novara è da sempre legata all’Istituto Radiologico/Radioterapico Oncologico con gli storici Presidenti Prof. Massimo Lupo e Prof. Giovanni Pisani, che hanno fondato ormai circa un secolo fa ciò che divenne negli anni la Radioterapia di Novara. Il radioterapista oncologo è a tutti gli effetti un clinico che prima di tutto conosce il paziente nella sua globalità e poi ne stila il programma terapeutico avvalendosi di indispensabili figure professionali rappresentate dai Fisici Sanitari, dai Tecnici di Radioterapia Oncologica e dal personale infermieristico e amministrativo che accoglie e accompagna con professionalità ed empatia il paziente in tutto il suo percorso”.

A concludere il pomeriggio una brillante e articolata presentazione di tutto il team della Radioterapia Oncologica Novarese comprensivo della sede di Vercelli, la cui responsabile è la dottoressa Laura Masini.
L’evento è stato molto partecipato e apprezzato dalla popolazione e ha visto la presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni: l’assessore Teresa Armienti in rappresentanza del Sindaco e del Comune di Novara, il Rettore dell’Università del Piemonte Orientale prof. Menico Rizzi, il direttore dell’Asl Novara dottor Angelo Penna, la consigliera regionale Daniela Cameroni, il Questore Fabrizio La Vigna, il viceprefetto Carla Milazzo, gli assessori comunali Maria Cristina Stangalini ed Elisabetta Franzoni e la consigliera Patrizia Bonelli, oltre al vicepresidente del Cst Novara Vco Daniele Giaime.

Lilt Novara Odv ringrazia tutta la popolazione intervenuta e le autorità presenti. Un grande grazie al prof. Marco Krengli, al Prof. Pierfrancesco Franco ed a tutta la sua équipe per la chiarezza, la professionalità e l’empatia con cui hanno saputo presentare una disciplina così complessa.
Un grazie alle volontarie Lilt sempre presenti ed attive.
Per avere maggior informazioni sulle attività della Radioterapia Oncologica si può scrivere a info@liltnovara.it oppure chiamare il numero 0321 35404 da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13.