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Più Sicuri Insieme: al via la sesta campagna di Anap Piemonte contro le truffe agli anziani

Un reato ogni 2 minuti ai danni di anziani

Più Sicuri Insieme: al via la sesta campagna di Anap Piemonte contro le truffe agli anziani

Presentato a Roma il nuovo vademecum ed il calendario alla presenza del Ministro Piantedosi.

I dettagli

Distribuzione, in tutta Italia e in Piemonte di vademecum e dépliant che contengono poche semplici regole, suggerite dalle Forze di polizia, per difendersi dai rischi di truffe. Giuseppe Falcocchio (Presidente ANAP Piemonte): “continua a essere troppo alta la percentuale di anziani che cade nella rete dei truffatori senza scrupoli. Persiste una certa ritrosia alla denuncia una volta rimasti vittime di impostori”

Un reato ogni 2 minuti ai danni di anziani. Un trend che non accenna a diminuire, anzi, si consolida e aumenta soprattutto se i reati corrono sul Web. A snocciolare i numeri è Anap che nei giorni scorsi ha incontrato il Ministro dell’Interno Piantedosi per lanciare la nuova edizione della campagna “Più Sicuri insieme”.

La Campagna, che si avvale anche del supporto del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale, punta a sensibilizzare la popolazione anziana sul tema della sicurezza e prevede la distribuzione, in tutta Italia e anche in Piemonte, di vedemecum e depliant che contengono poche semplici regole, suggerite dalle Forze di polizia, per difendersi dai rischi di truffe, raggiri, furti e rapine in casa, per strada, sui mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici, ma anche utilizzando Internet.

Inoltre, viene messa a disposizione una linea dedicata per fornire assistenza e indicazioni ed anche per aiutare a sporgere denuncia. Il consiglio è sempre quello di rivolgersi con fiducia alle Forze di Polizia (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza) per segnalare atteggiamenti sospetti e per denunciare situazioni di pericolo, utilizzando il Numero Unico 112 in caso di emergenza.

Gli ultimi dati a disposizione del Ministero dell’Interno fotografano una situazione al limite: in un anno in Italia 244.000 persone over 65 sono state vittime di furti, rapine o truffe.

L’analisi dell’Ufficio studi mette in luce una tendenza netta: +14,9% di vittime anziane in Italia. Una dinamica che conferma un punto critico: gli over 65 mostrano maggiore vulnerabilità verso le tecniche di raggiro più sofisticate, spesso veicolate attraverso smartphone, mail e social.

Gli esempi più comuni di truffe e raggiri di cui sono vittime gli anziani sono quelli che avvengono allo sportello bancomat o in casa, con enti socioassistenziali, aziende di servizi (gas, energia elettrica), iniziative di parrocchia o associazioni religiose, poi ci sono le insidie del telefono cellulare e i tranelli della rete o i tentativi di frode bancaria. Circostanze che vengono percepite spesso con difficoltà, ansia e preoccupazione, quando bastano pochi accorgimenti per prevenire i pericoli più diffusi.

“I dati generalizzati sono perfettamente sovrapponibili alla condizione che registriamo anche nel nostro territorio – commenta Giuseppe Falcocchio, Presidente ANAP Piemonte – purtroppo continua a essere troppo alta la percentuale di anziani che cade nella rete dei truffatori senza scrupoli. Persiste, inoltre, una certa ritrosia alla denuncia una volta rimasti vittime di impostori”.

Il fenomeno si innesta in un quadro demografico che pesa sempre di più sulla sicurezza. L’IRES Piemonte ipotizza che nel 2038 le persone con più di 64 anni di età potrebbero essere il 29,5% sul totale della popolazione.

“Le truffe agli anziani – conclude Falcocchio – non sono solo reati, ma veri attacchi alla dignità delle persone. È una battaglia culturale prima ancora che di sicurezza pubblica. La sicurezza degli anziani è un tema sociale, culturale e civile che riguarda l’intera comunità, che passa dalla prevenzione, sensibilizzazione e informazione. Diventa, dunque, strategico creare una rete di protezione familiare e sociale. Figli, nipoti, amici e operatori sociosanitari devono essere coinvolti attivamente nel sensibilizzare gli anziani su questi rischi”.