Sanità

Curarsi con la ricerca in Piemonte: studi importanti all’Aou di Novara

Tre studi, tre approcci diversi, ma un’unica direzione: rafforzare il legame tra ricerca e assistenza per una sanità sempre più personalizzata, consapevole e vicina alle persone

Curarsi con la ricerca in Piemonte: studi importanti all’Aou di Novara

Sostenere la diagnosi tempestiva, promuovere la prevenzione e orientare l’assistenza sanitaria con dati concreti: sono questi gli obiettivi della ricerca condotta all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Novara.

Curarsi con la ricerca

In ambito pediatrico, uno studio monocentrico osservazionale ha evidenziato come l’attacco al seno nella prima ora dopo la nascita sia il fattore più determinante per l’allattamento materno esclusivo fino a sei mesi di vita. L’indagine, condotta su oltre 2.400 neonati nati sani nel Punto Nascita di Novara, ha permesso di identificare elementi predittivi modificabili a supporto dell’avvio e del mantenimento dell’allattamento al seno. I risultati sottolineano l’importanza di politiche ospedaliere che favoriscano il contatto precoce madre-bambino, confermando come piccoli gesti nelle prime ore possano avere effetti duraturi sulla salute neonatale. Lo studio è stato presentato al congresso SIGENP 2023 e al congresso SIP 2024.

Sempre in ambito pediatrico, un’altra ricerca del team di Gastroenterologia e Nutrizione dell’AOU di Novara ha analizzato l’evoluzione della celiachia nei bambini negli ultimi trent’anni. I dati raccolti mostrano come oggi la celiachia si presenti con quadri clinici diversi rispetto al passato, e come stia aumentando la percentuale di pazienti sovrappeso o obesi alla diagnosi. Un cambiamento che impone un aggiornamento delle strategie diagnostiche: oggi è fondamentale, infatti, considerare la celiachia anche in bambini con eccesso ponderale, cioè obesi o in sovrappeso, soprattutto in presenza di sintomi gastrointestinali. I risultati di questo studio sono stati presentati al congresso ESPGHAN 2023 e pubblicati sulla rivista Nutrients.

Infine, un’indagine osservazionale promossa dalla Medicina Interna ha valutato l’efficacia dell’ecografia compressiva sistematica (CUS) nella diagnosi precoce di tromboembolismo venoso (VTE) in pazienti ricoverati per dispnea o insufficienza respiratoria. Lo studio ha evidenziato che il ricorso routinario a questo semplice esame può individuare casi di trombosi profonda o embolia polmonare non altrimenti rilevabili, anche in pazienti a basso rischio secondo gli score clinici abituali. Una metodologia che, se implementata nei reparti di Medicina Interna, potrebbe migliorare sensibilmente l’appropriatezza diagnostica e la sicurezza dei pazienti anziani o fragili.

Tre studi, tre approcci diversi, ma un’unica direzione: rafforzare il legame tra ricerca e assistenza per una sanità sempre più personalizzata, consapevole e vicina alle persone.

Curarsi con la ricerca in Piemonte

La rubrica della Regione Piemonte, in collaborazione con il DAIRI Regionale (DAIRI-R), che racconta la ricerca all’interno delle singole Aziende Sanitarie Regionali. Dopo aver raccontato l’importanza di fare ricerca e di avere Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) sul territorio al fine di migliorare sempre di più le cure e i servizi offerti, nonché il ruolo del DAIRI – R nella governance della ricerca sanitaria del Piemonte, ogni settimana verrà approfondita un’esperienza diversa, per valorizzare il lavoro svolto nelle diverse ASR e le buone pratiche che contribuiscono a costruire un sistema sanitario innovativo e fondato sull’evidenza scientifica.