Economia

Cassa integrazione: in Piemonte +38,9% nei primi 9 mesi del 2025

Novara -2,6%

Cassa integrazione: in Piemonte +38,9% nei primi 9 mesi del 2025

In Piemonte, da gennaio a settembre 2025, come evidenziano i dati del Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della UIL Nazionale, sono state richieste 46.172.778 ore di cassa integrazione, in aumento del 37,6% rispetto allo stesso periodo del 2024 e 1.623.106 ore dei fondi di solidarietà gestiti dall’Inps (che coprono i lavoratori privi di strumenti di sostegno al reddito). Complessivamente, quindi, sono state utilizzate 47.795.884 ore di ammortizzatori sociali (+38,9%).

A livello nazionale sono state autorizzate 429.295.244 ore, con un incremento del 18,6%.

Dati provinciali

L’andamento nelle province piemontesi, considerando solo le ore di cassa integrazione, nel confronto tra i primi nove mesi del 2025 e lo stesso periodo del 2024, è stato il seguente: Verbania +140,2%, Asti +122,6%, Cuneo +121,3%, Vercelli +42,1%, Torino +40,5%, Alessandria +3,3%, Novara -2,6%, Biella -14,1%.

Torino con 29.464.396 ore si riconferma, di gran lunga, provincia più cassaintegrata d’Italia, seguita da Potenza e Roma.

Gianni Cortese, segretario generale Uil Piemonte

“I dati relativi alle richieste di ore di cassa integrazione confermano le difficoltà del tessuto produttivo piemontese, attraversato dalle problematiche che attraversano la fase di transizioni in atto. Tutti i settori sono in difficoltà a causa della mancata ripresa del commercio internazionale, degli effetti della politica sui dazi, della situazione geopolitica, dello stato dell’economia tedesca, principale destinataria delle esportazioni piemontesi e della stagnazione dei consumi interni, aggravata dalla pesante perdita di potere d’acquisto dei redditi di lavoratori e pensionati. Le transizioni in atto impattano particolarmente sul settore dell’automotive, che investe anche l’intera filiera della componentistica. La fase di debolezza dell’economia regionale e dell’intero Paese richiederebbe scelte europee, nazionali e imprenditoriali importanti, in particolare per quanto riguarda investimenti, innovazione e ricerca”.