Cultura

Francesco Scomazzon presenta “La linea sottile” ad Arona

Un'approfondita riflessione non solo sul passato, ma anche sul valore della memoria

Francesco Scomazzon presenta “La linea sottile” ad Arona

Sabato 8 novembre dalle 11 presso la Biblioteca Civica sen. Avv. Carlo Torelli di Arona Francesco Scomazzon, dottore di ricerca in Storia contemporanea, presenterà il suo ultimo libro, “La linea sottile” edito da Donzelli. Dialogherà con il giornalista Cesare Chiericati.

In biblioteca

Negli anni del fascismo l’apparente e invalicabile «linea sottile» che separa Italia e Svizzera sembra frantumarsi sotto i colpi di una dittatura che finisce per metterne in risalto connessioni e intrecci, elevando quella regione ad area di congiunzioni e smerci, politici ed economici: una calamita per rifugiati, antifascisti e trafficanti che trasforma una periferia del potere in un centro di attrazione e azione. Rocamboleschi traffici, avventurosi andirivieni e clamorose azioni contro il regime fanno da sfondo a un originale palcoscenico dove l’incontro- scontro tra fascismo e democrazia, dittatura e libertà, definisce i rapporti che separano Roma da Berna, l’Italia dalla Svizzera, crocevia di contatti con Francia, Germania e una Spagna martoriata dalla guerra civile.

Una «linea sottile» che è precario equilibrio tra aiuto e profitto, assistenza e tradimento, salvezza e condanna.
Francesco Scomazzon, dottore di ricerca in Storia contemporanea, si occupa principalmente di relazioni tra Italia e Svizzera negli anni del fascismo e del secondo dopoguerra. Già borsista del Fondo Nazionale Svizzero, collabora con la Fondazione Memoria della Deportazione di Milano ed è membro del Consiglio direttivo dell’Istituto di Storia contemporanea «Pier Amato Perretta» di Como. È autore di pubblicazioni scientifiche di cui è stato anche curatore.

L’assessore alla cultura, turismo e sport dott.sa Alessandra Marchesi interviene: “Un’approfondita riflessione non solo sul passato, ma anche sul valore della memoria, sull’importanza delle scelte individuali e collettive nei momenti di crisi e sulle responsabilità che ogni generazione porta con sé. Una forte testimonianza di come la cultura e la ricerca storica continuino a essere strumenti fondamentali per comprendere il presente e costruire un futuro più consapevole”.