Economia

Cna Piemonte lancia l’allarme: 2024 anno nero per l’automotive

A livello nazionale, i ricavi complessivi del settore hanno subito un calo del -6,0%

Cna Piemonte lancia l’allarme: 2024 anno nero per l’automotive

Genovesio e Zanzottera:” È più che mai necessario che le istituzioni facciano fronte comune e intervengano in modo concreto, insieme al sistema finanziario, per sostenere le imprese in questa delicata fase di transizione.”

Crisi dell’automotive

Il 2024 si è rivelato un anno nero per l’automotive italiano, come evidenziato dai dati presentati da ANFIA presso il MAUTO. A livello nazionale, i ricavi complessivi del settore hanno subito un calo del -6,0%, con una contrazione che ha colpito in maniera trasversale quasi tutte le categorie: Fornitori di moduli e integratori di sistemi: -8,2%; Specialisti: -7,0%, Subfornitori delle lavorazioni: -6,8%; Engineering & Design (E&D): -3,8%, Subfornitori: -3,7% Parallelamente, si è registrata una flessione dell’occupazione pari al -0,7%, con cali particolarmente rilevanti tra: Sistemisti e modulisti: -2,7%, Subfornitori: -2,5%.

Anche il Piemonte, pur confermandosi la prima regione italiana per numero di imprese attive nella componentistica automotive (717 aziende, pari al 33,6% del totale nazionale), non è immune da questa crisi profonda. Le imprese piemontesi, che generano il 35,8% del fatturato nazionale del settore e impiegano il 35,5% degli addetti, stanno affrontando un progressivo indebolimento competitivo e industriale. Il rischio concreto è quello di una perdita di centralità a vantaggio di altre regioni o Paesi, in assenza di una strategia chiara e condivisa per accompagnare la transizione della filiera. “Il Piemonte ha un know-how unico e una tradizione industriale consolidata – sottolineano Giovanni Genovesio Presidente Cna Piemonte e Delio Zanzottera Segretario CNA Piemonte – ma senza un piano straordinario per la riconversione della filiera automotive, si rischia di disperdere competenze e posti di lavoro difficilmente recuperabili.”

A fronte di questi dati, CNA Piemonte esprime forte preoccupazione per una filiera che, dopo anni di trasformazioni, mostra segnali evidenti di sofferenza strutturale. Il calo dei ricavi, la contrazione dell’occupazione, le difficoltà legate alla riconversione tecnologica e la progressiva delocalizzazione di alcune produzioni stanno minando la tenuta di un comparto strategico per l’economia regionale e nazionale. “È più che mai necessario che le istituzioni facciano fronte comune e intervengano in modo concreto, insieme al sistema finanziario, per sostenere le imprese in questa delicata fase di transizione.” concludono Giovanni Genovesio e Delio Zanzottera.