Alessandro Accornero, talento bellinzaghese in ascesa: dal debutto in Rai al teatro
Classe 2008, giovane attore si racconta tra la fiction “Fuochi d’artificio” e il musical “Zoe e la Terra Senza Tempo”

Alessandro Accornero, classe 2008, ha fatto il suo debutto televisivo con la prima puntata della fiction “Fuochi d’artificio”, andata in onda su Rai 1 il 15 aprile scorso.
Alessandro Accornero, giovane talento bellinzaghese in ascesa
La serie, ispirata al romanzo di Andrea Bouchard, racconta le vicende di quattro bambini che, durante la Resistenza, sognano un’Italia libera dal nazifascismo. Un’esposizione che si aggiunge al suo percorso artistico già ricco di esperienze.
Attualmente parte del cast del musical “Zoe e la Terra Senza Tempo” di Alfonso Lambo, Accornero si destreggia con disinvoltura tra il piccolo schermo e il palcoscenico teatrale, una passione che è nata quando aveva appena nove anni.
“Ho iniziato con la danza, ma è stato grazie a un’insegnante di musical che ho capito quanto tenessi davvero al mondo dello spettacolo. Piano piano, ho affinato la recitazione e il canto, anche grazie all’Istituto ‘De Amicis’ di Milano, il liceo delle scienze umane ad indirizzo teatrale che frequento,” racconta il giovane attore, che nella serie “Fuochi d’artificio” interpreta un ragazzino che si comporta con superiorità, ma che, sotto la superficie, nasconde insicurezze. Un ruolo che gli ha richiesto impegno e riflessione.
“Girare a Bardonecchia è stata un’esperienza intensa: una scena di un minuto e mezzo ci ha impegnato per sette ore,” ricorda.
Nonostante la fatica, Alessandro apprezza ogni momento sul set, e soprattutto l’opportunità di crescita che questi progetti gli offrono. “Ho imparato tantissimo da queste esperienze. La recitazione e la danza mi hanno forgiato il carattere e mi hanno permesso di crescere artisticamente e umanamente.”
Nel suo percorso non sono mancate le difficoltà. “Da piccolo ero completamente stonato, ma grazie agli insegnanti e agli stage, ho migliorato il canto in modo esponenziale,” ammette. Tuttavia, ogni difficoltà è stata un passo in più verso il suo obiettivo: diventare un attore soddisfatto, senza necessariamente mirare alla fama, ma alla felicità nel suo lavoro, che sia cinema o musical.
“Mi piace essere un attore perché posso esplorare diverse sfaccettature della mia personalità. Per esempio, nel ruolo di bullo in ‘Fuochi d’artificio’ ho dovuto lavorare su qualcosa di molto lontano da come sono nella vita reale,” spiega. Per Alessandro, recitare significa anche trasmettere emozioni al pubblico. “Il calore degli applausi finali è la conferma che il nostro lavoro ha toccato le persone.”
Non mancano, ovviamente, i ringraziamenti per la sua famiglia, che lo ha sempre sostenuto. “I miei genitori mi hanno sempre aiutato a raggiungere i miei obiettivi e mi hanno dato la possibilità di conoscere nuove persone e nuovi mondi. Senza di loro, non sarei mai riuscito a partire.”
Il sogno di Alessandro? “Diventare un attore, non troppo famoso, ma estremamente felice del mio lavoro.” Un sogno che, con determinazione e passione, sembra davvero a portata di mano.