La Igor stavolta combatte, ma lo scudetto va a Conegliano

Le azzurre sono riuscite almeno a recuperare due volte lo svantaggio di set, portando la gara al tie break.

La Igor stavolta combatte, ma lo scudetto va a Conegliano
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Treviso – Alla fine di oltre due ore e dieci di partita questa volta vera, la Igor esce sconfitta al 5° set dall’Imoco che quindi chiude la serie scudetto con 3 vittorie confermandosi campione d’Italia. Contrariamente alle due partite precedenti dove Novara aveva subito la squadra veneta, questa volta le azzurre sono riuscite almeno a controbattere la superiorità avversaria recuperando due volte lo svantaggio di set, portando la gara al tie break e anche cullando ad un certo punto la possibilità di allungare la serie e riportare la serie a Novara. Non è stato così, l’Imoco ha meritato il tricolore ma questa volta l’onore delle armi è stato guadagnato sul campo. L’unico neo della serata è stata l’assenza assoluta al PalaVerde del solito gruppo di tifosi del Baluardo ma ancor di più dei vertici della società, una assenza purtroppo notata da tanti addetti ai lavori. E adesso il pensiero va a Berlino per un’altra sfida, non una rivincita.

1° set - Imoco carro armato, Igor inconsistente

Squadre in campo con gli eptetti annunciati; nella Igor, Barbolini, sceglie capitan Piccinini preferita a Plak. Subito dopo il punto iniziale di Veljkovic a muro su Fabris, è Egonu che comincia a sbagliare mandando lungo i suoi tre primi attacchi consegnando il primo break alle pantere (6-2). Novara deve andare in panchina per resettare un inizio negativo che conta ben 5 errori (3 attacchi appunto e due battute sbagliate di Piccinini e Chirichella). Sale a +5 (12-7) il vantaggio delle gialloblu ancora più che altro sugli errori azzurri. Sono Hill e Danesi a punire l’Igor e andare a doppiare il vantaggio (14-7) su una Novara che ha, in questa prima parte di set, soltanto in Veljkovic la giocatrice che riesce a combinare qualche cosa di buono. Conegliano continua nel suo cammino indisturbato da dominatrice assoluta e con l’Igor che sta a guardare. Sono 9 (20-11) i punti che le pantere hanno quando vanno al loro primo errore della frazione che non inficia il successo nel set che arriva dalla conclusione direttamente in rete del servizio di Veljkovic dopo i punti novaresi della stessa serba e di Egonu che ne avevano annullato due dei dieci a sua disposizione. Il set si chiude 25-16 con i 12 errori (7 in battuta e 5 in attacco) di Novara contro i soli 2 delle venete che danno la misura della prestazione.

2° set – La Igor finalmente reagisce e si guadagna il pari

Nel secondo le azzurre mettono la testa fuori da proprio guscio e con la collaborazione delle padrone di casa vanno al primo loro vantaggio consistente della partita (6-9). L’Imoco si difende con le unghie e con i denti e questo le permette di contrattaccare al meglio rimettendosi in carreggiata (9-9). Novara continua a non essere positiva in battuta, gli errori non si contano però da entrambe le parti; in campo ci vanno Nizetich e Plak per Piccinini e Bartsch e le azzurre riescono a tornare avanti con Egonu (11-13) ma vengono nuovamente raggiunte da Hill e superate da De Kruijf (14-13). Sotto di 2 (17-15) si chiude il doppio cambio precedente nella Igor e sul 18-18 Camera sostituisce Carlini. Si va di pari passo poi Veljkovic dopo aver messo a terra una combinazione con Camera, va a segno con un ace che riportano le azzurre avanti di 1 (21-22). Un vantaggio che Egonu tiene stretto mettendo l’Igor in condizione di pareggiare il conto avendo 2 set ball a disposizione (22-24) con il secondo che frutta l’ 1 a 1 (23-25) .

3° set – Una Igor in bambola completa subisce una lezione

Barbolini conferma Camera per un gioco più lineare ma l’Imoco ha fiutato il pericolo e torna concentratissima. De Kruijf a muro e Sylla in attacco scavano il primo solco gialloblu (7-3) con time out di Barbolini. Novara torna a soffrire tremendamente per mettere a terra un pallone e così il contrattacco veneto va a nozze per il +6 (11-5). Prova allora con Nizetch al posto di Piccinini in prima linea ma le difficoltà restano enormi nel trovare direzioni e combinazioni che possano fare male. E se ci mettiamo anche gli errori che nuovamente fioccano in casa azzurra, il risultato della frazione non può avere che un padrone, l’Imoco. L’Igor, che dal 18-9 ha di nuovo in campo Carlini per Camera, torna come nel primo set incapace di opporsi in nessun fondamentale (60% contro il 20% in attacco è un esempio ndr), va in bambola completa e deve subire un impietoso (25-11).

4° set – Egonu protagonista  del 2 a 2

Ad un primo vantaggio peraltro abbastanza casuale (6-8) con ace di Chirichella e palla out di Danesi, sono invece di capitan Piccinini ed Egonu i due punti meritati per il +4 (7-11) della squadra azzurra che sembra di nuovo combattiva e non passiva come nel precedente. Novara trova negli errori delle padrone di casa e in una certa ritrovata positività a muro e in difesa, la possibilità di stare avanti. Santarelli ferma il gioco con 6 punti da recuperare (14-20) e con Egonu da contenere perché in un momento di grazia. Bartsch non riesce a difendere e poi si fa uccellare da una battuta velenosa di Fabris e l’Imoco risale a -4 (17-21) ma non può fermare Egonu che porta le sue al tie break (20-25).

5° set – Ad armi pari, ma la spunta Conegliano

Un muro di Veljkovic su Hill e un altro di Piccinini aprono il tie break per lo 0-2 di una Novara che finalmente tocca e difende per un contrattacco di Egonu che non perdona (2-5). Prendono fiducia anche Chirichella e la stessa Carlini che portano l’Igor al cambio campo davanti di 3 (5-8). Il PalaVerde diventa una bolgia assoluta; Egonu spara out due palloni decisivi che fanno rientrare le gialloblu (7-8) che poi pareggiano il conto sul 9 a 9. Il testa a testa finale porta l’Imoco ad un passo dallo scudetto (14-13) dopo una difesa di De Gennaro concretizzata in punto da Sylla ma è proprio la prossima pantera Egonu a sparare fuori, come capitato diverse volte in questa stagione, la palla che vale la vittoria dell’avversaria, una palla che però questa volta pesa come un macigno perché consegna all’Imoco lo scudetto 2019.

Attilio Mercalli

IMOCO – IGOR  3 – 2  (25-16/23-25/25-11/20-25/15-13)

Imoco: De Kruijf 12, De Gennaro (L), Danesi 3, Fabris 22, Wolosz, Hill 19, Sylla 12, Tirozzi 1, Fersino 1, Folie 1, Bechis, Lowe 1. n.e. Moretto (L2), Rodriguez. All. Santarelli

Igor: Carlini 1, Chirichella 5 , Piccinini 4, Veljkovic 8, Bartsch 10, Sansonna (L), Egonu 33, Plak 1, Nizetich, Camera, Zannoni. n.e. Stufi, Bici. All. Barbolini

Arbitri: Vagni di Perugia e Zavater di Roma                      Spettatori: 5500

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