Igor Volley è in finale scudetto
Le azzurre stendono in gara 4 Scandicci al tie-break: il 1° maggio parte la sfida con Conegliano

Igor Volley in finale scudetto! Una vera maratona, forse la più pesante dal punto di vista emotivo delle tre giocate tra Novara e Scandicci, ha dato il responso finale di questa serie di semifinale. La squadra di Barbolini passa al PalaEstra di Siena dopo due ore e venti di emozioni e si guadagna dopo 4 gare la sua terza finale scudetto consecutiva. Da mercoledì 1° maggio sfiderà nuovamente l’Imoco Conegliano con gara 1 al PalaIgor alle 18.
Set perfetto delle azzurre vale lo 0-1
Sulla battuta di Bartsch, l’Igor fa subito vedere che vuol fare sul serio. Le novaresi scavano il primo break importante (0-5). La stessa americana in collaborazione con Egonu hanno nella pipe l’attacco devastante che Scandicci non regge. Novara sale a +7 (5-12). Le toscane si affidano all’esperienza di Lucia Bosetti per ridurre lo svantaggio fino a -3 (10-13) ma prima Plak e poi una palla lunga di Haak riportano le novaresi a +5 (12-17). L’olandese sfoga la sua rabbia agonistica dai nove metri e il suo lungo turno permette ad Egonu e Bartsch si mettere in cassaforte il set (13-21) che le azzurre chiudono con una veloce imprendibile di Veljkovic e approfittando di un errore di Bosetti (16-25).
Troppi errori in attacco, Scandicci ne approfitta pareggiando il conto (1-1)
Nel secondo c’è più equilibrio; Bartsch da una parte e Bosetti sono positive ma Scandicci dopo il 3 a 3 sale a +3 (6-3) grazie a due errori di Egonu dalla seconda linea. Novara sa risalire la china (7-6) con Veljkovic ma dall’altra parte Bosetti tiene vive le sue con difese incredibili e attacchi di prim’ordine. Scandicci approfitta degli errori novaresi per risalire dall’11 pari al 14-11 con time out di Barbolini. Egonu sbaglia due attacchi consecutivi e le toscane, ringraziando, salgono a +5 (18-13) e per provare a rientrare si appoggiano a Bartsch ed agli errori di Haak. L’Igor si avvicina (18-17) con il block del duo Veljkovic-Egonu su Bosetti ma le azzurre non riescono a completare la rincorsa perché Scandicci infila un parziale di 4-0 che la riporta a distanza (22-17). La frazione è segnata perché Scandicci sa tenere il vantaggio pareggiando il conto (25-21) ma Novara deve battersi il petto per i troppi errori in attacco di Egonu, 4 sui 6 totali.
Terzo set: Igor assente
Il terzo parziale è troppo importante ma Novara dimostra di non recepire il messaggio. Il muro è il fondamentale che si mette in mostra in entrambe le squadre all’inizio; Scandicci comanda (6-4) ma Novara resta a contatto anche se le azzurre poi sprecano in un paio di occasioni la possibilità di impattare. Una difesa di Merlo su Plak ed il successivo contrattacco punto di Bosetti permettono alle padone di casa di salire a +3 (11-8). L’Igor però non può più temporeggiare e deve darsi una mossa per evitare di far scappare via l’avversaria. Però Egonu è fuori misura nei suoi attacchi (4 errori consecutivi e il -7% di efficienza ndr) e Novara si trova in un battibaleno sotto di 9 (21-12) con il set compromesso. Camera e Bici entrano per Egonu e Carlini e poi anche Nizetich per Plak ma il set ormai ha un padrone; la Savino chiude 25-13.
Novara pareggia il conto set vincendo con caparbietà il delicato 4° set
Diventa di vitale importanza la quarta frazione; in campo l’Igor ha Piccinini per Plak nella formazione iniziale. Egonu si deve riscattare da un set totalmente negativo ma tutta la squadra deve uscire da un certo qual torpore ingiustificabile. Con Veljkovic in battuta, le azzurre prendono tre lunghezze di vantaggio (5-8), si fanno recuperare due volte (8-8 e 10-10). Barbolini si imbufalisce per la sufficienza con la quale la squadra affronta le situazioni di gioco. Plak riprende il suo posto in attacco ma le due squadre viaggiano a braccetto e poi Egonu spacca finalmente l’equilibrio con tre colpi consecutivi a segno che fruttano il 15-18. Veljkovic ne aggiunge un altro con un ace sporco su Haak e poi Egonu non perdona da posto 2 per il +5 (15-20). Novara ha anche 7 punti di vantaggio (15-22) ma la Savino gliene recupera tre (18-22) ma non può nulla sul muro di Carlini che riscatta un paio di scelte non felici precedenti per chiudere (21-25).
Novara in Finale dopo un tie break mai visto a livello di emozioni. Egonu 40 punti
Il terzo 5° set tra le due squadre decide tutto il futuro di entrambe; Bartsch ed Egonu mettono avanti le azzurre (3-5) ma Vasileva ricuce (5-5) ma non può evitare che al cambio campo l’Igor sia in vantaggio (6-8). In un attimo però Novara si mangia tutto; la palla sull’asta di Bartsch mette Scandicci per la prima volta avanti (9-8) ma la gara si risolve all’ultimo respiro. Novara, su turno di servizio di Egonu, difende due palloni e sui contrattacchi della stessa opposta l’Igor va a +3 (11-13). Plak spacca il muro per il match ball (11-14) ma l’Igor si fa incredibilmente riprendere (14-14) e superare da un ace di Haak (15-14). Egonu annulla e poi Chirichella firma il 4° match ball azzurro (15-16), annullato da Vasileva. Il lungo tira e molla lo risolve al quinto tentativo Egonu che spedisce a terra il punto finalissima (19-21).
Attilio Mercalli
SAVINO DEL BENE-IGOR 2-3 (16-25/25-21/25-13/21-25/19-21)
Savino del Bene: Haak 22, Malinov 4, Stevanovic 10, Adenizia 9, Bosetti L. 13, Merlo (L), Caracuta, Vasilieva 14, Bisconti, Kosheleva 1. n.e. Papa, Mitchem, Mazzaro, Mastrodicasa, Zago (L2). All.: Parisi.
Igor: Carlini 4, Plak 15, Chirichella 9, Bartsch 14, Nizetich, Sansonna (L), Piccinini 1, Veljkovic 7 , Egonu 40, Camera 1, Bici. n.e. Zannoni (L2), Stufi. All.: Barbolini.