NOVARA – Battere il Modena e sperare che anche sugli altri campi tutti faranno il proprio dovere. Il Novara non ha intenzione di mollare e questo spirito battagliero si legge nelle parole di uno dei suoi giocatori più importanti, il portiere David Da Costa.
Domani sera non sono ammesse distrazioni o calcoli: «Ci serve la vittoria, conta solo quello – attacca – Dobbiamo andarcela a prendere per forza».
Dopo il grave scivolone di Cesena il morale sembra rimasto intatto, anzi la rabbia (positiva) è aumentata: «Nel calcio non mi piace parlare di fortuna e sfortuna – aggiunge – Abbiamo perso 1-0, questa è la realtà. La prestazione c’è stata, come è sempre accaduto. Abbiamo sempre dato il cuore».
Il Modena si gioca la vita: «Anche noi dobbiamo farlo – sottolinea Da Costa – Noi abbiamo un obiettivo altrettanto importante e lo vogliamo con tutte le forze perchè ce lo siamo meritato».
Non avete paura che sugli altri campi possa accadere qualcosa di strano? «Penso che tutti siamo professionisti e non ho notato niente – risponde – In campo si vede la verità».
E nel caso dovesse arrivare la qualificazione ai play off? «Andiamo in serie A – risponde secco – E’ chiaro che dietro c’è sempre l’episodio a favore o contro. Noi pensiamo a fare la nostra prestazione con la testa alta, possiamo dire di aver dato tutto».
L’impegno non è mai mancato e anche a Cesena siete usciti tra gli applausi dei tifosi presenti: «E’ dura perdere ed essere applauditi – conferma Da Costa – Però sai che hai dato tutto e la gente lo riconosce e lo apprezza. Ci vuole cuore azzurro, il vecchio cuore azzurro…».
Il nome dell’estremo difensore di Zurigo è da mesi al centro delle voci e delle indiscrezioni di mercato: «Io faccio questo mestiere da 12 anni – replica – Sono voci, anche belle da sentire. Adesso conta solo dove stai lavorando, sono abituato a pensare solo a questo, a prendermi le soddisfazioni con questo gruppo. Dobbiamo coronare un anno intero pieno di sacrificio e di sudore. Voglio stare concentrato sul campo».
A Novara, nella sua prima esperienza nel calcio italiano, Da Costa ha trovato l’ambiente giusto. Apprezzato dai tifosi e dall’intero ambiente per come si comporta in campo e fuori: «Ci vuole sempre il gruppo e devo essere sempre io ad adattarmi – conclude – Ho fatto il meglio possibile, ce l’abbiamo messa tutta, conquistando belle vittorie. Adesso vogliamo prenderci quello che ci spetta di diritto».
Paolo De Luca
NOVARA – Battere il Modena e sperare che anche sugli altri campi tutti faranno il proprio dovere. Il Novara non ha intenzione di mollare e questo spirito battagliero si legge nelle parole di uno dei suoi giocatori più importanti, il portiere David Da Costa.
Domani sera non sono ammesse distrazioni o calcoli: «Ci serve la vittoria, conta solo quello – attacca – Dobbiamo andarcela a prendere per forza».
Dopo il grave scivolone di Cesena il morale sembra rimasto intatto, anzi la rabbia (positiva) è aumentata: «Nel calcio non mi piace parlare di fortuna e sfortuna – aggiunge – Abbiamo perso 1-0, questa è la realtà. La prestazione c’è stata, come è sempre accaduto. Abbiamo sempre dato il cuore».
Il Modena si gioca la vita: «Anche noi dobbiamo farlo – sottolinea Da Costa – Noi abbiamo un obiettivo altrettanto importante e lo vogliamo con tutte le forze perchè ce lo siamo meritato».
Non avete paura che sugli altri campi possa accadere qualcosa di strano? «Penso che tutti siamo professionisti e non ho notato niente – risponde – In campo si vede la verità».
E nel caso dovesse arrivare la qualificazione ai play off? «Andiamo in serie A – risponde secco – E’ chiaro che dietro c’è sempre l’episodio a favore o contro. Noi pensiamo a fare la nostra prestazione con la testa alta, possiamo dire di aver dato tutto».
L’impegno non è mai mancato e anche a Cesena siete usciti tra gli applausi dei tifosi presenti: «E’ dura perdere ed essere applauditi – conferma Da Costa – Però sai che hai dato tutto e la gente lo riconosce e lo apprezza. Ci vuole cuore azzurro, il vecchio cuore azzurro…».
Il nome dell’estremo difensore di Zurigo è da mesi al centro delle voci e delle indiscrezioni di mercato: «Io faccio questo mestiere da 12 anni – replica – Sono voci, anche belle da sentire. Adesso conta solo dove stai lavorando, sono abituato a pensare solo a questo, a prendermi le soddisfazioni con questo gruppo. Dobbiamo coronare un anno intero pieno di sacrificio e di sudore. Voglio stare concentrato sul campo».
A Novara, nella sua prima esperienza nel calcio italiano, Da Costa ha trovato l’ambiente giusto. Apprezzato dai tifosi e dall’intero ambiente per come si comporta in campo e fuori: «Ci vuole sempre il gruppo e devo essere sempre io ad adattarmi – conclude – Ho fatto il meglio possibile, ce l’abbiamo messa tutta, conquistando belle vittorie. Adesso vogliamo prenderci quello che ci spetta di diritto».
Paolo De Luca