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C’è Bolzoni nella volata del Novara

A Ferrara, anche un po’ a sorpresa, è tornato in campo da titolare: settanta minuti per togliersi di dosso una sfortuna mai vista prima.
Francesco Bolzoni ci riprova, più determinato che mai, a mettersi alle spalle l’ennesima stagione tormentata dagli infortuni. A gennaio, dopo aver incassato la fiducia della società nonostante qualche lusinga di mercato, aveva risalito la china dopo un problema muscolare, ma quando la strada sembrava in discesa ecco a Salerno un nuovo stop: infortunio al menisco e intervento chirurgico con altri due mesi di inattività forzata.
Non resta che incrociare le dita.
«Finalmente di nuovo in campo. In generale cerco di svolgere lavori mirati e oculati, speriamo che stavolta sia quella buona. Con la Spal non mi aspettavo di giocare dall’inizio, anche se ero al lavoro con la squadra da una settimana. Ora spero di dare continuità».
Questo potrebbe verificarsi nelle ultime otto partite.
«Me lo auguro. A Salerno era la prima volta che riuscivo a fare due partite consecutive. Non è facile capire che non è semplice per nessuno giocare un match ogni 3-4 mesi. Penso di essere abbastanza in credito con la fortuna. Mi auguro di vivere un finale tranquillo e dare una mano alla squadra. Ora voglio stare bene».
E magari gettare le basi per la prossima stagione...
«Il mio contratto scadrà nel 2018. Valuteranno la società e il mio procuratore. Non ho idee strane per la testa, il mercato è l’ultima delle mie preoccupazioni».
Domani arriva un Verona “avvelenato”.
«Una squadra costruita per vincere. Noi all’andata gli abbiamo tolto un po’ di fiducia. Da quel momento lì la strada per il Verona si è fatta più complicata. Quando perdi certezze diventa più difficile. Ma i gialloblù rimangono una delle tre-quattro squadre più forti del campionato».
Se gli scaligeri sono arrabbiati per lo scivolone con lo Spezia gli azzurri non saranno da meno.
«Non ci aspettavamo la sconfitta con la Ternana e a Ferrara siamo scesi in campo per riscattarci. Come all’andata la Spal non ci ha mai messo in difficoltà, ma è stata premiata dagli episodi. Non vogliamo tornare sulle polemiche, cer- chiamo di voltare pagina immediatamente».
Se Bolzoni riuscirà a trovare una condizione accettabile potrebbe diventare l’arma in più del centrocampo di Boscaglia.
«Nella mia carriera ho giocato più o meno metà delle partite in un centrocampo a due l’altra metà a tre. Sarà il mister a decidere se e come impiegarmi. Ripeto, sicuramente ho tanta voglia di aiutare la squadra, i conti si faranno alla fine».
Paolo De Luca
A Ferrara, anche un po’ a sorpresa, è tornato in campo da titolare: settanta minuti per togliersi di dosso una sfortuna mai vista prima.
Francesco Bolzoni ci riprova, più determinato che mai, a mettersi alle spalle l’ennesima stagione tormentata dagli infortuni. A gennaio, dopo aver incassato la fiducia della società nonostante qualche lusinga di mercato, aveva risalito la china dopo un problema muscolare, ma quando la strada sembrava in discesa ecco a Salerno un nuovo stop: infortunio al menisco e intervento chirurgico con altri due mesi di inattività forzata.
Non resta che incrociare le dita.
«Finalmente di nuovo in campo. In generale cerco di svolgere lavori mirati e oculati, speriamo che stavolta sia quella buona. Con la Spal non mi aspettavo di giocare dall’inizio, anche se ero al lavoro con la squadra da una settimana. Ora spero di dare continuità».
Questo potrebbe verificarsi nelle ultime otto partite.
«Me lo auguro. A Salerno era la prima volta che riuscivo a fare due partite consecutive. Non è facile capire che non è semplice per nessuno giocare un match ogni 3-4 mesi. Penso di essere abbastanza in credito con la fortuna. Mi auguro di vivere un finale tranquillo e dare una mano alla squadra. Ora voglio stare bene».
E magari gettare le basi per la prossima stagione...
«Il mio contratto scadrà nel 2018. Valuteranno la società e il mio procuratore. Non ho idee strane per la testa, il mercato è l’ultima delle mie preoccupazioni».
Domani arriva un Verona “avvelenato”.
«Una squadra costruita per vincere. Noi all’andata gli abbiamo tolto un po’ di fiducia. Da quel momento lì la strada per il Verona si è fatta più complicata. Quando perdi certezze diventa più difficile. Ma i gialloblù rimangono una delle tre-quattro squadre più forti del campionato».
Se gli scaligeri sono arrabbiati per lo scivolone con lo Spezia gli azzurri non saranno da meno.
«Non ci aspettavamo la sconfitta con la Ternana e a Ferrara siamo scesi in campo per riscattarci. Come all’andata la Spal non ci ha mai messo in difficoltà, ma è stata premiata dagli episodi. Non vogliamo tornare sulle polemiche, cer- chiamo di voltare pagina immediatamente».
Se Bolzoni riuscirà a trovare una condizione accettabile potrebbe diventare l’arma in più del centrocampo di Boscaglia.
«Nella mia carriera ho giocato più o meno metà delle partite in un centrocampo a due l’altra metà a tre. Sarà il mister a decidere se e come impiegarmi. Ripeto, sicuramente ho tanta voglia di aiutare la squadra, i conti si faranno alla fine».
Paolo De Luca