Il Decreto Interministeriale 18/2025 è un Decreto Attuativo che definisce i dettagli operativi relativi all’obbligo, per buona parte delle imprese italiane, di stipulare una polizza catastrofale, ovvero un’assicurazione che tuteli economicamente l’azienda dagli eventuali danni causati da alcuni eventi catastrofali, in particolare sismi, alluvioni, esondazioni, inondazioni e frane. Tale obbligo è stato introdotto con la Legge di Bilancio 2024.
Al Decreto Attuativo 18/2025 è poi seguito il Decreto Legge 31 marzo 2025, n. 39 (Misure urgenti in materia di assicurazione dei rischi catastrofali), che ha ridefinito in parte i termini di scadenza per la sottoscrizione della polizza.
Le imprese obbligate sono quelle con sede legale in Italia e le imprese aventi sede legale all’estero con una stabile organizzazione in Italia, tenute all’iscrizione nel Registro delle Imprese ai sensi dell’articolo 2188 del codice civile.
Sono invece escluse dall’obbligo le imprese agricole (che dispongono di un fondo mutualistico nazionale apposito) e i soggetti non tenuti all’iscrizione al Registro delle Imprese. L’obbligo non è previsto nemmeno per le imprese i cui immobili presentano abusi edilizi o difformità urbanistiche.
Perché è stato introdotto l’obbligo di polizza catastrofale?
L’obbligo di assicurazione eventi catastrofali è stato introdotto perché il territorio del nostro Paese è soggetto a un alto rischio di dissesti idrogeologici e di sismi. Come evidenziato dai rapporti dell’ISPRA e del Dipartimento della Protezione Civile, la maggior parte dei Comuni italiani è a rischio frane, alluvioni o erosione costiera.
Con questo provvedimento, che alcuni hanno definito epocale, il legislatore ha inteso fornire una forte tutela al tessuto imprenditoriale del nostro Paese, riducendo l’impatto economico di catastrofi e calamità naturali.
Non deve quindi essere percepito come l’ennesimo balzello burocratico imposto dall’alto, ma come una grande opportunità di protezione per le imprese, un vero e proprio investimento sul futuro delle aziende italiane.
Quali beni copre l’assicurazione eventi catastrofali?
L’assicurazione eventi catastrofali deve contemplare obbligatoriamente una tutela economica per i seguenti beni:
- fabbricati: gli edifici usati per lo svolgimento dell’attività d’impresa.
- Impianti e macchinari: le apparecchiature fisse o mobili che servono per la produzione.
- Attrezzature industriali e commerciali: gli strumenti e i dispositivi operativi.
Questi beni sono tra quelli specificati nell’art. 2424 del Codice Civile, sezione Attivo, voce B-II, numeri 1), 2) e 3).
L’impresa ha anche la possibilità di richiedere garanzie aggiuntive allo scopo di ottenere una maggiore tutela economica.
Scadenze per la sottoscrizione della polizza
Il Decreto Attuativo 18/2025 aveva inizialmente previsto un’unica scadenza per tutte le imprese obbligate: 31 marzo 2025. In seguito, il Decreto Legge 31 marzo 2025, n. 39 ha ridefinito così i termini per la sottoscrizione:
- 31 marzo 2025: imprese di grandi dimensioni
- 1° ottobre 2025: imprese di medie dimensioni
- 31 dicembre 2025: imprese di piccole dimensioni e microimprese.
Le grandi e le medie imprese che non hanno provveduto ancora alla sottoscrizione dovrebbero provvedere il prima possibile. Per le imprese di piccole dimensioni rimangono ancora pochi giorni.
Conseguenze per la mancata sottoscrizione
Alle imprese obbligate che non sottoscrivono la polizza catastrofale potrebbero essere negati contributi, sovvenzioni o agevolazioni pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasioni di calamità e catastrofi naturali. In sostanza, senza copertura assicurativa si corre il rischio di dover sostenere totalmente in proprio i costi di riparazione o sostituzione dei beni danneggiati e quelli derivanti dalla riduzione o dall’interruzione dell’attività produttiva o commerciale.