Dimissioni di massa a Trecate, crolla la giunta Binatti: "Si chiude una pagina triste"
Dopo le dimissioni di ben 9 consiglieri arriva il commento del Partito Democratico: "Sette anni di immobilismo e tensioni. Ora serve un progetto credibile e condiviso"

Il sipario è calato. La giunta guidata da Federico Binatti è ufficialmente caduta dopo le dimissioni di nove consiglieri comunali, di cui tre provenienti dalla maggioranza e sei dalle opposizioni.
Trecate, crolla la giunta Binatti
Un terremoto politico che segna la fine di un’amministrazione definita «fallimentare» da più parti e apre una nuova fase per la città di Trecate, destinata al commissariamento.
I consiglieri comunali dimissionari sono: Marco Uboldi, Filippo Sansottera, Raffaele Sacco, Anna Uboldi, Emanuela Cazzadore, Giorgio Capoccia, Paolo Manzini, Mauro Bricco e Michela Cigolini.
Il commento del Pd
A commentare con toni duri l’epilogo è il Partito Democratico, attraverso un comunicato congiunto del segretario del circolo trecatese Luca Galuppini e del segretario provinciale Rossano Pirovano.
«Era sotto gli occhi di tutti, Federico Binatti era ormai un ex sindaco da mesi» ha dichiarato Pirovano. «La sua giunta si reggeva su instabili accordi politici e non su un progetto di città: a farne le spese erano i trecatesi».
A far esplodere la crisi sarebbe stata una resa dei conti interna alla maggioranza, in particolare tra le fila di Fratelli d’Italia, che ha di fatto determinato la caduta dell’esecutivo, come già accaduto con la precedente giunta Zanotti, dove lo stesso Binatti era assessore.
Ora per il Partito Democratico è tempo di guardare avanti:
«La caduta della Giunta Binatti rappresenta l’opportunità di aprire un nuovo capitolo – prosegue Galuppini – in cui si torni a parlare di sviluppo, servizi efficienti, sicurezza, tutela dell’ambiente e sostegno alle famiglie e alle imprese».
Un’apertura arriva anche sul fronte delle alleanze:
«Siamo pronti a confrontarci con tutte le forze civiche, politiche e sociali che vogliono un cambiamento vero per Trecate. L’obiettivo è costruire una coalizione ampia, credibile e competente, che possa dare una guida solida alla città» conclude Pirovano.
Le reazioni dei consiglieri di opposizione
Anche dai banchi della minoranza arrivano commenti netti sul crollo dell’amministrazione.
Marco Uboldi (PD) sottolinea le responsabilità politiche:
«La fine dell’amministrazione Binatti era inevitabile. Non venga ora a dirci che il commissariamento è colpa nostra: dipende tutto da una faida interna al centrodestra. Non basta vincere, bisogna saper governare».
Filippo Sansottera (PD) attacca il vuoto amministrativo:
«Solo immobilismo e slogan. Ora abbiamo l’occasione di costruire un’amministrazione seria che affronti i problemi veri, dalla sicurezza alla viabilità».
Raffaele Sacco (Trecate Domani) parla di un'amministrazione “disinteressata alla comunità”:
«Binatti era un ex Sindaco da mesi, più preoccupato di difendere il proprio ruolo che dei cittadini. Serve un progetto nuovo, aperto e condiviso».
Emanuela Cazzadore (Uboldi Sindaco) rimarca la distanza della giunta dai bisogni della città:
«Abbiamo ascoltato le persone e i loro problemi. Ora Trecate ha bisogno di un’amministrazione che lavori su qualità della vita e sicurezza nei quartieri».
Infine, Anna Uboldi (Uboldi Sindaco) chiude con un appello alla responsabilità:
«Anche dai banchi dell’opposizione abbiamo avanzato proposte concrete, rimaste inascoltate. Ora servono persone capaci e responsabili, che mettano il bene della comunità davanti agli interessi personali».
Questa invece la dichiarazione di Giorgio Capoccia:
Trecate è finalmente libera. Oggi, con le dimissioni contestuali di più della metà dei Consiglieri comunali, tra cui le mie, Binatti è stato mandato a casa. Si conclude così una stagione politica segnata dall'inefficienza amministrativa e da una gestione legata a logiche personalistiche, nelle quali l'unico merito riconosciuto non erano le competenze e le capacità di gestione di una Città complessa come la nostra. Binatti si è circondato, con poche eccezioni, di persone che sembravano avere più a cuore più la propria poltrona che la nostra comunità cittadina.
E aggiunge:
Ora lavoriamo tutti insieme, con un'ottica costruttiva e unitaria, al servizio di un centrodestra trecatese rinnovato, dinamico, vitale, che abbia come unico interesse quello di tornare a rispondere alle esigenze della nostra Trecate. Per cambiarla, questa volta davvero.
Povero centro destra. È la seconda volta che manda a casa la propria amministrazione. Chissà se può ripetersi un recente miracolo?