A Borgomanero nel prossimo Consiglio sarà portata la mozione "Figli costituenti"
I proponenti intendono aggiornare la Carta costituzionale con alcuni temi dell'attualità.
La mozione nazionale "Figli costituenti" sarà portata all'attenzione del prossimo Consiglio comunale di Borgomanero.
"Figli costituenti" sarà discussa in Consiglio a Borgomanero
Nella prossima seduta del Consiglio comunale cittadino tutte le forze di minoranza presenteranno una mozione per cambiare la carta costituzionale. L’iniziativa politica è stata presentata nella mattinata di sabato 15 maggio dai consiglieri di minoranza riuniti nello spazio multimediale di Palazzo Tornielli, con una conferenza stampa. «L’idea - hanno spiegato i consiglieri - nasce da una proposta del gruppo “Borgomanero in Azione”, e sarà una mozione presentata a prima firma di Valentina Zanetta (ProBorgo), e speriamo abbia la convergenza di tutte le persone di centro sinistra in città perché stiamo parlando di un’idea comune della città».
La mozione è una proposta di modifica della Costituzione italiana
«La mozione “Figli costituenti” - ha spiegato Rubens Toninelli, del gruppo agognino di Azione - è nazionale, ed è una proposta di modifica della Costituzione presentata da Emma Bonino. L’obiettivo è quello di modificare gli articoli 2 e 9 per inserire i temi della tutela dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile e dell’equità generazionale». La proposta verrà fatta anche per inserire i temi nello statuto comunale: «La città di Borgomanero - ha continuato Toninelli - sarebbe la prima città piemontese ad adottare questa mozione». «Gli obiettivi sono concreti, e sono previsti alcuni interventi - ha poi spiegato Valentina Zanetta - si parla di tutela del territorio come ambiente che rischia sempre di essere soffocato da cemento e asfalto, tutelando gli spazi delle realtà rurali che a Borgomanero sono ancora vive. Adottare delle strategie per promuovere l’ambiente senza stravolgerlo; valorizzare le associazioni giovanili che già hanno nella loro natura progetti legati all’ambiente; realizzare i progetti rimasti nei cassetti dei Comuni, come il nostro magnifico Masterplan e le sue aree verdi diffuse; sostenere le realtà giovani come quella del Ccr che porta avanti un’idea di ambiente e di città sostenibile».
L'aggancio con l'Agenda 2030 dell'Onu
La mozione che i consiglieri si augurano verrà condivisa dall’unanimità del consiglio si sposa con l’agenda 2030 del’Onu: «Nel Dup 2020/2022 si parlal della tutela dell’ambiente e di territorio sostenibile, sono linee già tracciate - così Zanetta - che a volte rimangono solo sulla carta. Vorremmo fare anche degli incontri nelle scuole per sensibilizzare i giovani sui 17 obiettivi dell’agenda 2030 del’Onu. Un altro aspetto è quello di valorizzare e costruire insieme. Parole come ambiente ed equità generazionale devono entrare nella nostra Costituzione». «In Italia - ha spiegato Toninelli l’assenza di equità generazionale - abbiamo uno squilibrio del debito pubblico dagli anni ‘80. Nel 2019 i dati Eurostat danno lal disoccupazione giovanile per la provincia di Novara del 35.8 per cento. Sempre per il 2019 i Neet, ossia i giovani che né studiano né cercano un lavoro, sono al 16,6 per cento. Ci impegniamo a promuovere questa mozione per l’inserimento di questi principi nella nostra Costituzione, mozione che impegna la Giunta comunale alla promozione effettiva del progetto “Obiettivo orientamento Piemonte” nelle scuole, all’attivazione di percorsi per stimolare i giovani alla partecipazione della vita politica locale. Questi sono progetti cui l’amministrazione ha già aderito, ma che non vengono portati avanti. Dobbiamo creare a Borgomanero un habitat per i giovani».
L'intervento del consigliere regionale Domenico Rossi
«Grazie al lavoro dei consiglieri di Borgomanero - è intervenuto poi Domenico Rossi, consigliere del Partito democratico in Regione Piemonte - questa tematica raggiungerà anche il Consiglio provinciale e quello regionale. Ora è diventato di moda parlare dell’ambiente per mantenere una etichetta e non far cambiare niente. Nelle scelte concrete cambia poco, dobbiamo cambiare davvero le cose. E’ il polo della relazione tra uomo e ambiente che deve cambiare, dobbiamo capirlo. E’ un dovere etico quello di lasciare ai nostri figli un mondo migliore di quello che abbiamo trovato noi. La questione dell’equità generazionale tocca anche questi aspetti, le nostre legislazioni sono frutto del periodo storico in cui nascono. Quella dei “Figli costituenti” è una bella sfida e un bel dono da fare alle generazioni future. Ora in Regione stiamo parlando del Next generation EU Piemonte (il piano di investimenti per rilanciare l’economia dopo la crisi pandemica, ndr), ma la transizione ecologica è solamente il titolo di un capitolo del piano. L’arrivo delle risorse straordinarie del Next Generation EU Piemonte deve essere un’occasione di miglioramento, invece è solo un elenco “svuota cassetti” dei comuni: così stiamo rischiando di perdere un’occasione. Se non si mettono per iscritto i progetti finisce che quando arrivano i soldi si fanno solo strade, che servono molto ma, parlando di mobilità sostenibile, sarebbe bello fare andare i treni: questo è il primo passo di un lungo cammino».