Intervista

I protagonisti del nostro "Pallone d'oro": Allioli, portiere della Virtus Villadossola

"Sono follemente innamorato di questo gioco" racconta l'estremo difensore classe 1993

I protagonisti del nostro "Pallone d'oro": Allioli, portiere della Virtus Villadossola
Pubblicato:

Mentre i protagonisti della nostra iniziativa dedicata al calcio dilettantistico e giovanile dei club delle province di Novara e del Vco, iscritti ai campionati gestiti dalla Figc  si preparano al rush finale, vi proponiamo le interviste pubblicate sul nostro bisettimanale nel corso di queste settimane.

Un modo per conoscere meglio i calciatori che stanno animando dallo scorso mese di febbraio il nostro gioco.

I protagonisti del nostro "Pallone d'oro": Allioli

Ogni estate quando una squadra tra Promozione e Prima categoria deve rinforzarsi in porta uno dei primi nomi della lista è sempre il suo.

Da anni infatti Fabrizio Allioli è uno dei portieri più apprezzati del calcio targato Vco e Alto Novarese.

Classe 1993, è in forze in questa stagione alla Virtus Villadossola, formazione impegnata nella lotta al vertice nel campionato di Prima Categoria. «Abbiamo un buonissimo organico, ci sta mancando un po’ di cinismo rispetto a chi ci precede» sottolinea Allioli.

«Mai affrontato un campionato così difficile»

L’obiettivo restano i play-off, sebbene il livello del torneo sia piuttosto elevato. «Ormai frequento la categoria da anni e non mi era mai capitato di affrontare un campionato così difficile come quello in corso – racconta –. Ogni squadra, anche l’ultima in classifica, ha individualità importanti».

«Ogni tappa di può arricchire, provo a restituire ai mie compagni il mio amore per il calcio»

Allioli ha girato parecchie società durante la propria carriera («penso che ogni tappa ti possa arricchire molto perché incontri persone diverse e da ognuna cerchi di apprendere qualcosa di nuovo») e la passione resta immutata.

«Sono follemente innamorato del gioco del calcio – dice –. Provo a restituire il mio amore a tutti i compagni e colleghi che trascorrono con me del tempo nel rettangolo verde».

«Mi piace guardare sempre avanti e mai indietro»

In vista del futuro non disdegnerebbe un ritorno in Promozione («ci ho giocato per sette campionati, vorrei vedere se sono ancora in grado») ma non ha alcun rimpianto sul suo percorso calcistico sino ad ora. «Mi piace guardare sempre avanti, mai indietro – afferma –. La mia filosofia non si fonda sui ricordi, quindi nemmeno sui rimpianti. Sono contento di quanto seminato e raccolto perché penso che ognuno riceve quello che merita. Sono molto autocritico nei miei confronti e lascio che siano sempre gli altri a giudicare il mio operato».

«Gli attaccanti più temibili? Simone Margaroli e joel Gnonto»

Di attaccanti Allioli ne ha affrontati tanti, ma due spiccano su tutti gli altri. «Simone Margaroli e Joel Gnonto – sottolinea –. Il primo quando è stato mio avversario mi ha sempre castigato. Simone ha un tiro da calcio professionistico. Il secondo è un mio caro amico, è da cinque anni che giochiamo assieme. Vi posso assicurare che è di un livello superiore rispetto alla Prima Categoria. Ha qualità tecniche eccezionali».

«Con gli allenatori sentimenti diversi, il vero rapporto ce l’hai con il preparatore dei portieri»

E poi Allioli propone un interessante ragionamento sul rapporto che si instaura tra un portiere e un allenatore. «È singolare perché il mio ruolo è diverso rispetto a tutti gli altri – spiega –. Alcuni allenatori ti ignorano, con altri si sviluppa una relazione di amore e odio, altri ancora ti ritengono un prezioso consigliere. Diciamo che il vero rapporto lo crei con il preparatore dei portieri. Quello dal quale ho imparato di più è stato Consonni ad Arona».

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali