Trecate, deriva “nera” sulle elezioni

Nell’immaginario collettivo il fascismo ancora divide e scalda gli animi. Anche il Novarese, in queste ultime settimane, ha dovuto fare i conti prima con una richiesta (saltata) di manifestare a S. Agabio da parte di Forza Nuova e, nell’inverno scorso, con le prove di alleanza tra la Lega e Casa Pound con la lista Sovranità (poi tramontate). Infine sono sbucati, sulle pagine Facebook di alcuni candidati alle amministrative di Trecate, che hanno come candidato sindaco di riferimento Federico Binatti della coalizione di centrodestra, post inneggianti al fascismo e al duce in particolare. “Il fascismo rappresenta un problema che è stato rimosso per trent’anni” spiega lo storico Giordano Bruno Guerri.
Secondo Arrigo Petacco: "Il fascismo è morto nel ’43. Lo stesso Mussolini disse ‘il fascismo morirà con me’ e tutto ciò che esiste oggi sono solo reperti storici che sopravvivono senza speranza". Dello stesso avviso è anche Guerri che vede in Marine Le Pen un fenomeno di neoconservatorismo che nulla ha a che vedere col fascismo: "Non può tornare, mettiamoci una pietra sopra". Insomma il fascismo è morto, secondo gli storici più accredittai, ne rimangono solo il ruderi che si esprimono spesso, e grazie ad una certa impunità, attraverso la rete. Ruderi sì, ma ancora inquietanti. Intanto la deriva “nera” ha raggiunto Trecate.
Sandro Devecchi
Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 21 maggio 2016
Nell’immaginario collettivo il fascismo ancora divide e scalda gli animi. Anche il Novarese, in queste ultime settimane, ha dovuto fare i conti prima con una richiesta (saltata) di manifestare a S. Agabio da parte di Forza Nuova e, nell’inverno scorso, con le prove di alleanza tra la Lega e Casa Pound con la lista Sovranità (poi tramontate). Infine sono sbucati, sulle pagine Facebook di alcuni candidati alle amministrative di Trecate, che hanno come candidato sindaco di riferimento Federico Binatti della coalizione di centrodestra, post inneggianti al fascismo e al duce in particolare. “Il fascismo rappresenta un problema che è stato rimosso per trent’anni” spiega lo storico Giordano Bruno Guerri.
Secondo Arrigo Petacco: "Il fascismo è morto nel ’43. Lo stesso Mussolini disse ‘il fascismo morirà con me’ e tutto ciò che esiste oggi sono solo reperti storici che sopravvivono senza speranza". Dello stesso avviso è anche Guerri che vede in Marine Le Pen un fenomeno di neoconservatorismo che nulla ha a che vedere col fascismo: "Non può tornare, mettiamoci una pietra sopra". Insomma il fascismo è morto, secondo gli storici più accredittai, ne rimangono solo il ruderi che si esprimono spesso, e grazie ad una certa impunità, attraverso la rete. Ruderi sì, ma ancora inquietanti. Intanto la deriva “nera” ha raggiunto Trecate.
Sandro Devecchi
Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 21 maggio 2016