Si Invernizzi, la “magia" delle muffe blu

Un altro formaggio “made in Novara” sulle vette dell’eccellenza. Domenica 1 maggio il Caseificio Si Invernizzi ha vinto il primo premio nella categoria latte di capra al “Concorso Caseoart” – tradizionale trofeo San Lucio di Pandino - competizione che si tiene ogni due anni fra le migliori aziende casearie italiane, partecipando con uno dei suoi Erborinati, la “Lady Capra”: un formaggio erborinato cremoso fatto interamente con latte puro di capra. Mattia Invernizzi, il primo casaro del caseificio Si di Trecate, ha ritirato la titolazione “Miglior erborinato di capra”, che sarà in vigore per i prossimi due anni. "È dal 2012 – spiegano Marco e Mattia Invernizzi - che abbiamo iniziato a lavorare il latte di capra e siamo stati i primi a creare un erborinato di latte di capra a pasta cremosa: in montagna, esistevano già alcuni stagionati di latte di capra. Con tanta pazienza e cura abbiamo affinato la nostra ricetta e sensibilità nel rapportarci con un latte più proteico rispetto a quello vaccino. Da quando nel 2008 abbiamo rifondato il nostro storico caseificio, portandolo da Galliate a Trecate, abbiamo scelto di proseguire il segno distintivo del nostro dono di famiglia: far crescere le muffe blu in seno ai formaggi che nascono ogni giorno nel nostro caseificio. Quindi, negli anni in cui i consumatori cominciavano a considerare con più interesse e curiosità il latte di capra abbiamo accettato la sfida di mettere il nostro “marchio di fabbrica” ed è nata “Lady Capra” : il nome pensato originariamente era “Lait di Capra”, alla francese, ma a furia di pronunciarlo divenne naturalmente “Lady Capra”. Il formaggio vaccino e il formaggio caprino hanno proprietà benefiche differenti: quest’ultimo riduce le possibilità di sviluppare intolleranze alimentari rispetto al primo, ha un diverso valore di colesterolo e per molti risulta più digeribile. Dal punto di vista organolettico, è sicuramente più forte: quello che ha permesso al nostro “Lady Capra” di vincere è il fatto che sia il sapore della muffa “penicillium roqueforti” che quella naturale del latte caprino, risultano addolciti e in buona armonia". Quella degli Invernizzi è una famiglia che ha legato indissolubilmente il suo nome alla “magia del latte”. Originaria delle Alpi Orobie, cioè le Prealpi Bergamasche, ha sfidato la durezza di quelle valli agli inizi del Novecento, imparando a trasformare il latte in gustosi “tesoretti blu”. Dopo aver combattuto nella Grande Guerra, Giovanni Invernizzi (bisnonno di Marco e Mattia) si trasferì a Pombia e costruì da solo una nuova latteria artigianale: erano gli anni Venti. Nonno Ambrogio fu invece colui che edificò il primo caseificio organizzato a Galliate, che industrializzò in seguito assieme al figlio Renato (presidente del Consorzio gorgonzola dal 2008) nel 1958.
l.c.
Un altro formaggio “made in Novara” sulle vette dell’eccellenza. Domenica 1 maggio il Caseificio Si Invernizzi ha vinto il primo premio nella categoria latte di capra al “Concorso Caseoart” – tradizionale trofeo San Lucio di Pandino - competizione che si tiene ogni due anni fra le migliori aziende casearie italiane, partecipando con uno dei suoi Erborinati, la “Lady Capra”: un formaggio erborinato cremoso fatto interamente con latte puro di capra. Mattia Invernizzi, il primo casaro del caseificio Si di Trecate, ha ritirato la titolazione “Miglior erborinato di capra”, che sarà in vigore per i prossimi due anni. "È dal 2012 – spiegano Marco e Mattia Invernizzi - che abbiamo iniziato a lavorare il latte di capra e siamo stati i primi a creare un erborinato di latte di capra a pasta cremosa: in montagna, esistevano già alcuni stagionati di latte di capra. Con tanta pazienza e cura abbiamo affinato la nostra ricetta e sensibilità nel rapportarci con un latte più proteico rispetto a quello vaccino. Da quando nel 2008 abbiamo rifondato il nostro storico caseificio, portandolo da Galliate a Trecate, abbiamo scelto di proseguire il segno distintivo del nostro dono di famiglia: far crescere le muffe blu in seno ai formaggi che nascono ogni giorno nel nostro caseificio. Quindi, negli anni in cui i consumatori cominciavano a considerare con più interesse e curiosità il latte di capra abbiamo accettato la sfida di mettere il nostro “marchio di fabbrica” ed è nata “Lady Capra” : il nome pensato originariamente era “Lait di Capra”, alla francese, ma a furia di pronunciarlo divenne naturalmente “Lady Capra”. Il formaggio vaccino e il formaggio caprino hanno proprietà benefiche differenti: quest’ultimo riduce le possibilità di sviluppare intolleranze alimentari rispetto al primo, ha un diverso valore di colesterolo e per molti risulta più digeribile. Dal punto di vista organolettico, è sicuramente più forte: quello che ha permesso al nostro “Lady Capra” di vincere è il fatto che sia il sapore della muffa “penicillium roqueforti” che quella naturale del latte caprino, risultano addolciti e in buona armonia". Quella degli Invernizzi è una famiglia che ha legato indissolubilmente il suo nome alla “magia del latte”. Originaria delle Alpi Orobie, cioè le Prealpi Bergamasche, ha sfidato la durezza di quelle valli agli inizi del Novecento, imparando a trasformare il latte in gustosi “tesoretti blu”. Dopo aver combattuto nella Grande Guerra, Giovanni Invernizzi (bisnonno di Marco e Mattia) si trasferì a Pombia e costruì da solo una nuova latteria artigianale: erano gli anni Venti. Nonno Ambrogio fu invece colui che edificò il primo caseificio organizzato a Galliate, che industrializzò in seguito assieme al figlio Renato (presidente del Consorzio gorgonzola dal 2008) nel 1958.
l.c.