L’appello dei sette candidati sindaco di Novara

L’appello dei sette candidati sindaco di Novara
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A due giorni dal voto per le elezioni amministrative che si svolgerà domenica 5 giugno (seggi aperti dalle 7 alle 23) abbiamo raccolto l’appello dei sette candidati a sindaco di Novara (in rigoroso ordine di scheda elettrale). Ecco un estratto dei loro interventi, che potete trovare integralmente sul Corriere di Novara di giovedì 2 giugno, che ricordiamo è disponibile anche in forma digitale. 
Luigi Rodini: “Arrivo alle elezioni commosso, preoccupato ed orgoglioso”
Arrivo alla fine della campagna elettorale come candidato sindaco della lista “La Città in comune” commosso, preoccupato e orgoglioso. La commozione riguarda l’affetto che ho sentito intorno a me e la richiesta di non disperdere lavoro svolto sin qui, conservando lo stesso slancio anche dopo le elezioni e costituendo un vero e proprio gruppo politico stabile. La preoccupazione è per i problemi della città che mi troverò ad affrontare con tutte le mie forze se i novaresi vorranno eleggermi sindaco: sarei uno sciocco se non sentissi questa responsabilità. L’orgoglio, invece, dipende dalla sensazione di ritrovarmi parte di una storia – quella di Novara – antichissima e sempre viva, solida nella sua tradizione ma rivolta verso il futuro.
Una volta sindaco il mio primo impegno sarà quello di costituire un vero e proprio “patto per il lavoro” avviando tavoli permanenti di confronto con le organizzazioni sindacali e le aziende. In questo momento vedo quattro ambiti possibili su cui impegnare l’amministrazione comunale: il polo della chimica verde, il polo della moda, la filiera della salute e il mondo della cultura (Università, arte, scuole, associazioni culturali).

Romano Piantanida: “Io e i miei compagni ci sentiamo come se avessimo già vinto”
Care concittadine e cari concittadini, noterete molto spazio bianco in questo mio appello finale, non perché ci manchino le idee, che abbiamo più volte espresso nel corso della campagna elettorale (con la soddisfazione di averne viste molte subito condivise anche da altri candidati), e per elencare le quali, d'altronde, non basterebbe lo spazio, concessomi. No, sarò volutamente breve non solo per non rischiare di ripetermi, ma soprattutto per non stancarvi con l'omaggio a un rituale che rischia di rendere tutti gli appelli finali straordinariamente simili. Voglio invece approfittare dello spazio concessomi per dire una cosa che per me è molto importante e che forse interesserà qualcuno di voi. Giunti alle ultime battute della campagna elettorale, io e i miei compagni di avventura ci sentiamo come se un po' avessimo già vinto, a prescindere dai voti che prenderemo. Il perché è facile da spiegare, io e tutti i candidati della mia lista, siamo semplici cittadini, senza passati politici alle spalle, che per una volta hanno deciso di non delegare ai professionisti il dovere civico di amministrare, con onestà e buon senso la nostra Città.

Alessandro Canelli: “La Novara che abbiamo in mente sarà vivibile, serena, pulita e sicura”
La Novara che abbiamo in mente e che andremo a realizzare una volta eletti, è una città vivibile, serena pulita e sicura. Senza strade e marciapiedi colabrodo, con aree verdi curate tutto l'anno, dove non si debba avere paura di uscire da casa. Al centro della nostra azione ci sarà la tutela e l’appoggio nei confronti della famiglia, assieme a progetti per dare lavoro ai novaresi. I cittadini devono percepire sostegno e vicinanza dell’amministrazione, cosa che nell’ultimo quinquennio non è mai avvenuta. La loro vita va semplificata e non complicata, vanno offerti servizi di qualità con una riduzione, il più possibile, dei costi collegati.

Giancarlo Paracchini: “Servire, non servirsi”. E’ il principio-guida di Popolo Civitas
“Servire, non servirsi”. E’ il principio-guida di Popolo Civitas, dichiarato nel manifesto fondativo il 26 agosto 2016 e che Popolo Civitas vuole imporre alla politica, per cambiare la solita politica. Nello stesso manifesto abbiamo dichiarato la nostra estraneità ai partiti, con l’incipit “né di destra, né di sinistra”. Siamo stati e siamo fedeli a queste dichiarazioni. Non abbiamo accettato alleanze o proposte. Siamo soli e liberi. Cittadini con i Cittadini, per i Cittadini. Senza scheletri negli armadi, senza condizionamenti. Liberi di dire la verità su fatti e misfatti delle Amministrazioni Pubbliche che hanno ridotto in brandelli la Città e noi Cittadini; e i cui soliti protagonisti non hanno il pudore di tirarsi indietro, avidi di poltrone, sedie e strapuntini, politicanti di professione, indifferenti al fatto che tanti Cittadini non siano più andati a votare. Votare: un diritto a cui ha rinunciato il 40% e oltre dei Novaresi nelle ultime tornate elettorali. Un diritto a cui adesso noi di Popolo Civitas vogliamo richiamare i nostri Concittadini, perché rinunciare significa lasciare noi stessi e la nostra Città in mano a quei citati soliti, che non cambieranno un bel niente, come al solito.

Cristina Macarro: “M5S: la sola possibilità per migliorare la città!”
È difficile condensare in poche righe l’impegno, l’entusiasmo e la qualità che hanno portato il Movimento 5 Stelle di Novara ad essere pronto ad amministrare la nostra città. Novara negli ultimi anni ha visto calare i servizi e aumentare le difficoltà di chi non si può accontentare solo di grandi eventi e costose scatole vuote. È aumentata la distanza tra i cittadini e una amministrazione che ha guardato a pochi fortunati dimenticandosi degli altri. Emblematico il caso di MUSA che rappresenta una occasione persa per Novara… hanno allargato in modo esagerato l’area a pagamento affidando la gestione dei parcheggi a una società con partecipazioni all’estero e hanno firmato un contratto di 9 anni durante i quali noi novaresi pagheremo milioni di euro che non serviranno alla nostra città. Questa è una tassa che hanno introdotto senza darci in cambio alcun miglioramento nella mobilità urbana. Non va bene!

Andrea Ballaré: “Una scelta importante che riguarda il futuro”
Cari amici, dopo queste lunghe settimane di campagna elettorale, siamo arrivati al momento decisivo. Domenica si vota. C’è davanti a voi una scelta molto importante, che riguarda il futuro di tutti noi, dei nostri figli e dei nostri nipoti. Abbiamo attraversato un periodo molto difficile: la crisi, i tagli, le tante criticità che abbiamo dovuto affrontare. Nonostante tutto, con tanta buona volontà e con un forte impegno quotidiano, siamo riusciti a ottenere molti risultati positivi. Due di questi risultati sono particolarmente importanti: abbiamo mantenuto tutte le risorse necessarie sui servizi sociali, per rispondere concretamente alle necessità delle famiglie toccate dalla crisi. E abbiamo risanato il bilancio, riducendo i debiti del Comune di oltre il 40%. Oggi siamo finalmente nelle condizioni di ripartire in modo deciso. È una occasione da non gettare via, e che si può cogliere pienamente se si hanno esperienza, idee e progetti.

Daniele Andretta: “Novara, una città in crisi ma cambiare si può”
Novara è una città in crisi. Una crisi preoccupante: economica, occupazionale ma anche di valori e d’identità, che si è acuita nei suoi effetti nel quinquennio appena trascorso. Da questa considerazione di fondo nasce l’esigenza di offrire risposte nuove a bisogni che si fanno via via più pressanti e che coinvolgono fasce di popolazione sempre più ampie. Un’esigenza che purtroppo ad oggi non ha trovato corrispondenza nelle proposte dei partiti tradizionali, ancorati a schemi e logiche che, soprattutto in ambito locale, hanno ormai poca ragione d’essere. Il Movimento Civico Io Novara è nato dalla volontà di molti cittadini di trovare una reale alternativa per il governo della città, in una dimensione civica basata sulla partecipazione e sul superamento degli schieramenti. Un civismo che, come tale, non ha pulsioni ideologiche, ma è fondato su istanze squisitamente locali. Banalizzando all’estremo il concetto potrei dire che un marciapiede rotto non attende risposte di destra o di sinistra, ha semplicemente la necessità di essere aggiustato.

A due giorni dal voto per le elezioni amministrative che si svolgerà domenica 5 giugno (seggi aperti dalle 7 alle 23) abbiamo raccolto l’appello dei sette candidati a sindaco di Novara (in rigoroso ordine di scheda elettrale). Ecco un estratto dei loro interventi, che potete trovare integralmente sul Corriere di Novara di giovedì 2 giugno, che ricordiamo è disponibile anche in forma digitale. 
Luigi Rodini: “Arrivo alle elezioni commosso, preoccupato ed orgoglioso”
Arrivo alla fine della campagna elettorale come candidato sindaco della lista “La Città in comune” commosso, preoccupato e orgoglioso. La commozione riguarda l’affetto che ho sentito intorno a me e la richiesta di non disperdere lavoro svolto sin qui, conservando lo stesso slancio anche dopo le elezioni e costituendo un vero e proprio gruppo politico stabile. La preoccupazione è per i problemi della città che mi troverò ad affrontare con tutte le mie forze se i novaresi vorranno eleggermi sindaco: sarei uno sciocco se non sentissi questa responsabilità. L’orgoglio, invece, dipende dalla sensazione di ritrovarmi parte di una storia – quella di Novara – antichissima e sempre viva, solida nella sua tradizione ma rivolta verso il futuro.
Una volta sindaco il mio primo impegno sarà quello di costituire un vero e proprio “patto per il lavoro” avviando tavoli permanenti di confronto con le organizzazioni sindacali e le aziende. In questo momento vedo quattro ambiti possibili su cui impegnare l’amministrazione comunale: il polo della chimica verde, il polo della moda, la filiera della salute e il mondo della cultura (Università, arte, scuole, associazioni culturali).

Romano Piantanida: “Io e i miei compagni ci sentiamo come se avessimo già vinto”
Care concittadine e cari concittadini, noterete molto spazio bianco in questo mio appello finale, non perché ci manchino le idee, che abbiamo più volte espresso nel corso della campagna elettorale (con la soddisfazione di averne viste molte subito condivise anche da altri candidati), e per elencare le quali, d'altronde, non basterebbe lo spazio, concessomi. No, sarò volutamente breve non solo per non rischiare di ripetermi, ma soprattutto per non stancarvi con l'omaggio a un rituale che rischia di rendere tutti gli appelli finali straordinariamente simili. Voglio invece approfittare dello spazio concessomi per dire una cosa che per me è molto importante e che forse interesserà qualcuno di voi. Giunti alle ultime battute della campagna elettorale, io e i miei compagni di avventura ci sentiamo come se un po' avessimo già vinto, a prescindere dai voti che prenderemo. Il perché è facile da spiegare, io e tutti i candidati della mia lista, siamo semplici cittadini, senza passati politici alle spalle, che per una volta hanno deciso di non delegare ai professionisti il dovere civico di amministrare, con onestà e buon senso la nostra Città.

Alessandro Canelli: “La Novara che abbiamo in mente sarà vivibile, serena, pulita e sicura”
La Novara che abbiamo in mente e che andremo a realizzare una volta eletti, è una città vivibile, serena pulita e sicura. Senza strade e marciapiedi colabrodo, con aree verdi curate tutto l'anno, dove non si debba avere paura di uscire da casa. Al centro della nostra azione ci sarà la tutela e l’appoggio nei confronti della famiglia, assieme a progetti per dare lavoro ai novaresi. I cittadini devono percepire sostegno e vicinanza dell’amministrazione, cosa che nell’ultimo quinquennio non è mai avvenuta. La loro vita va semplificata e non complicata, vanno offerti servizi di qualità con una riduzione, il più possibile, dei costi collegati.

Giancarlo Paracchini: “Servire, non servirsi”. E’ il principio-guida di Popolo Civitas
“Servire, non servirsi”. E’ il principio-guida di Popolo Civitas, dichiarato nel manifesto fondativo il 26 agosto 2016 e che Popolo Civitas vuole imporre alla politica, per cambiare la solita politica. Nello stesso manifesto abbiamo dichiarato la nostra estraneità ai partiti, con l’incipit “né di destra, né di sinistra”. Siamo stati e siamo fedeli a queste dichiarazioni. Non abbiamo accettato alleanze o proposte. Siamo soli e liberi. Cittadini con i Cittadini, per i Cittadini. Senza scheletri negli armadi, senza condizionamenti. Liberi di dire la verità su fatti e misfatti delle Amministrazioni Pubbliche che hanno ridotto in brandelli la Città e noi Cittadini; e i cui soliti protagonisti non hanno il pudore di tirarsi indietro, avidi di poltrone, sedie e strapuntini, politicanti di professione, indifferenti al fatto che tanti Cittadini non siano più andati a votare. Votare: un diritto a cui ha rinunciato il 40% e oltre dei Novaresi nelle ultime tornate elettorali. Un diritto a cui adesso noi di Popolo Civitas vogliamo richiamare i nostri Concittadini, perché rinunciare significa lasciare noi stessi e la nostra Città in mano a quei citati soliti, che non cambieranno un bel niente, come al solito.

Cristina Macarro: “M5S: la sola possibilità per migliorare la città!”
È difficile condensare in poche righe l’impegno, l’entusiasmo e la qualità che hanno portato il Movimento 5 Stelle di Novara ad essere pronto ad amministrare la nostra città. Novara negli ultimi anni ha visto calare i servizi e aumentare le difficoltà di chi non si può accontentare solo di grandi eventi e costose scatole vuote. È aumentata la distanza tra i cittadini e una amministrazione che ha guardato a pochi fortunati dimenticandosi degli altri. Emblematico il caso di MUSA che rappresenta una occasione persa per Novara… hanno allargato in modo esagerato l’area a pagamento affidando la gestione dei parcheggi a una società con partecipazioni all’estero e hanno firmato un contratto di 9 anni durante i quali noi novaresi pagheremo milioni di euro che non serviranno alla nostra città. Questa è una tassa che hanno introdotto senza darci in cambio alcun miglioramento nella mobilità urbana. Non va bene!

Andrea Ballaré: “Una scelta importante che riguarda il futuro”
Cari amici, dopo queste lunghe settimane di campagna elettorale, siamo arrivati al momento decisivo. Domenica si vota. C’è davanti a voi una scelta molto importante, che riguarda il futuro di tutti noi, dei nostri figli e dei nostri nipoti. Abbiamo attraversato un periodo molto difficile: la crisi, i tagli, le tante criticità che abbiamo dovuto affrontare. Nonostante tutto, con tanta buona volontà e con un forte impegno quotidiano, siamo riusciti a ottenere molti risultati positivi. Due di questi risultati sono particolarmente importanti: abbiamo mantenuto tutte le risorse necessarie sui servizi sociali, per rispondere concretamente alle necessità delle famiglie toccate dalla crisi. E abbiamo risanato il bilancio, riducendo i debiti del Comune di oltre il 40%. Oggi siamo finalmente nelle condizioni di ripartire in modo deciso. È una occasione da non gettare via, e che si può cogliere pienamente se si hanno esperienza, idee e progetti.

Daniele Andretta: “Novara, una città in crisi ma cambiare si può”
Novara è una città in crisi. Una crisi preoccupante: economica, occupazionale ma anche di valori e d’identità, che si è acuita nei suoi effetti nel quinquennio appena trascorso. Da questa considerazione di fondo nasce l’esigenza di offrire risposte nuove a bisogni che si fanno via via più pressanti e che coinvolgono fasce di popolazione sempre più ampie. Un’esigenza che purtroppo ad oggi non ha trovato corrispondenza nelle proposte dei partiti tradizionali, ancorati a schemi e logiche che, soprattutto in ambito locale, hanno ormai poca ragione d’essere. Il Movimento Civico Io Novara è nato dalla volontà di molti cittadini di trovare una reale alternativa per il governo della città, in una dimensione civica basata sulla partecipazione e sul superamento degli schieramenti. Un civismo che, come tale, non ha pulsioni ideologiche, ma è fondato su istanze squisitamente locali. Banalizzando all’estremo il concetto potrei dire che un marciapiede rotto non attende risposte di destra o di sinistra, ha semplicemente la necessità di essere aggiustato.