Industria novarese, nel secondo trimestre crescono produzione e fatturato
La migliore performance è sempre quella delle rubinetterie.

Industria novarese, nel secondo trimestre crescono produzione e fatturato. La migliore performance è sempre quella delle rubinetterie.
Industria novarese, nel secondo trimestre crescono produzione e fatturato
Crescono produzione (+1,8%) e fatturato (+2,2%) dell'industria novarese nel secondo trimestre dell'anno, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tra aprile e giugno 2018 la 187a “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” vede Novara posizionarsi al quinto posto nella classifica delle performance provinciali piemontesi guidata da Biella (+5,3%), con risultati positivi per i restanti territori, ad eccezione di Asti, e una media regionale pari al +1,8%. L’indagine ha coinvolto nel Novarese 148 imprese, per un totale di oltre 8mila addetti ed un fatturato superiore ai 2,5 miliardi di euro.
Divario più evidente tra le piccole imprese
«Dopo un’apertura d’anno favorevole, l’andamento di tutti i principali indicatori si conferma positivo anche nel secondo trimestre » commenta Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara. «Sotto il profilo settoriale permangono alcune differenze nell’intensità di crescita, ma decisamente meno accentuate rispetto al passato, a conferma di una maggiore stabilità. Il divario appare, invece, più evidente tra le piccole imprese, che scontano flessioni, pur moderate, sia a livello di produzione che di fatturato, rispetto a quelle con più di 50 dipendenti, che concretizzano incrementi ampiamenti positivi e superiori alle medie provinciali. Per favorire lo sviluppo dell’intero tessuto produttivo l’Ente camerale ha stanziato per l’anno in corso oltre 460mila euro a favore delle imprese novaresi – ha ricordato Comoli – Tali contributi sono accessibili attraverso tre bandi, dedicati ai temi della digitalizzazione, alternanza scuola-lavoro e certificazioni, attualmente aperti e capienti, a cui è possibile partecipare fino al 30 settembre».
Chimica-gomma-plastica in flessione
L’incremento complessivo della produzione industriale, pari al +1,8%, è sostenuto da tutti i principali comparti di attività economica, ad eccezione della chimica-gomma-plastica, che sconta una flessione del -2,1%. Ad evidenziare la perfomance più convincente, pari al +6,2%, è il metalmeccanico, con un risultato che sale al +7,3% se si considerano le sole rubinetterie, seguito da alimentare (+3,4%) e sistema moda (+1,7).
Fatturato verso clienti esteri a +4,8%
Favorevoli anche i risultati relativi al fatturato. Rispetto al secondo trimestre 2017 il valore delle vendite è salito del +2,2% a livello provinciale, grazie ai contributi positivi di tutti i principali settori. Considerando il fatturato realizzato verso clienti esteri, si evidenzia, a livello generale, un incremento superiore, che tocca il +4,8%, con risultati che appaiono invece più eterogenei a livello settoriale. Mentre chimica-gomma-plastica e metalmeccanico mettono a segno aumenti rispettivamente del +6% e del +8,4%, il sistema moda registra un calo (-3,9%), con una sostanziale stabilità dell’alimentare.
Nuovi ordinativi
L’analisi della domanda evidenzia moderati miglioramenti sia sul fronte delle commesse interne, in aumento del +1,1% rispetto all’anno precedente, che su quello degli ordinativi esteri, che crescono del +1,7%. Dal punto di vista settoriale, il risultato più favorevole sul mercato domestico viene realizzato dal sistema moda (+3,8%), seguito da chimica-gomma-plastica e alimentare (entrambi in aumento del +1,5%) e dal metalmeccanico (-0,3%). Quest’ultimo concretizza invece la performance migliore (+4%) relativamente agli ordini oltreconfine, con un aumento più significativo delle sole rubinetterie (+6,2%), mentre i risultati degli altri settori appaiono improntati alla stazionarietà.
Prospettive a tre mesi
A livello generale per il periodo luglio-settembre 2018 gli imprenditori novaresi esprimono aspettative improntate alla cautela. Le previsioni appaiono orientate alla stazionarietà soprattutto in merito agli ordinativi esteri, per i quali ben due terzi degli intervistati attendono un andamento stabile. Per quanto riguarda gli altri indicatori, i saldi di opinione tra ottimisti e pessimisti vedono prevalere quest’ultimi rispetto a produzione (-15,6%), fatturato (-10,5%) e ordinativi interni (-9%).
v.s.