“Il baratto amministrativo? A Trecate c’era già”
TRECATE – Sempre più Comuni in Italia si stanno attivando per avviare il cosiddetto “baratto amministrativo”, ovvero la misura prevista del decreto Sblocca Italia di trasformare i debiti dei cittadini in ore di lavori socialmente utili. E se il Novarese può vantare di sicuro uno dei primi Comuni in Italia che ha adottato la misura, Invorio, forse potrebbe essere la “patria” anche del Municipio precursore di questa pratica. Nella newsletter comunale, infatti, l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Trecate, Marco Uboldi, rivendica come nell’Ovest Ticino già nel 2013 sia stata messa in campo un’iniziativa analoga. «Un'esperienza che il Comune di Trecate aveva già sperimentato con anticipo, attraverso il progetto Invictus. Partito nel 2013, con i finanziamenti del Fondo sociale europeo del 2011, era rivolto agli inquilini delle case popolari che versavano in situazioni di morosità incolpevole. Un progetto che è diventato un modello per molti Comuni del territorio novarese, ma che è stato mutuato anche da realtà venete e della cintura torinese. Un concetto tutto sommato semplice - conclude Uboldi - su cui abbiamo lavorato affinché potesse essere messo in atto e portato a regime dalle amministrazioni pubbliche. E' nostra intenzione riproporre l'iniziativa, per cui siamo in attesa dello sblocco dei finanziamenti».
l.pa.
TRECATE – Sempre più Comuni in Italia si stanno attivando per avviare il cosiddetto “baratto amministrativo”, ovvero la misura prevista del decreto Sblocca Italia di trasformare i debiti dei cittadini in ore di lavori socialmente utili. E se il Novarese può vantare di sicuro uno dei primi Comuni in Italia che ha adottato la misura, Invorio, forse potrebbe essere la “patria” anche del Municipio precursore di questa pratica. Nella newsletter comunale, infatti, l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Trecate, Marco Uboldi, rivendica come nell’Ovest Ticino già nel 2013 sia stata messa in campo un’iniziativa analoga. «Un'esperienza che il Comune di Trecate aveva già sperimentato con anticipo, attraverso il progetto Invictus. Partito nel 2013, con i finanziamenti del Fondo sociale europeo del 2011, era rivolto agli inquilini delle case popolari che versavano in situazioni di morosità incolpevole. Un progetto che è diventato un modello per molti Comuni del territorio novarese, ma che è stato mutuato anche da realtà venete e della cintura torinese. Un concetto tutto sommato semplice - conclude Uboldi - su cui abbiamo lavorato affinché potesse essere messo in atto e portato a regime dalle amministrazioni pubbliche. E' nostra intenzione riproporre l'iniziativa, per cui siamo in attesa dello sblocco dei finanziamenti».
l.pa.