Confartigianato: "Abolire l'obbligo di attestazione Soa per i bonus edilizi"
"Se la norma sarà approvata, entrerà in vigore fra circa otto mesi ma consentirà di lavorare solo a una minima parte delle imprese che sono presenti sul mercato".
Lo chiede Confartigianato Imprese Piemonte ai parlamentari piemontesi in una lettera nella quale ribadisce l'allarme per le continue modifiche alle norme sugli incentivi in edilizia che rischiano di bloccare definitivamente i lavori di riqualificazione degli edifici e di tagliare fuori dal mercato oltre il 90% delle imprese.
La lettera
"Se la norma sarà approvata, entrerà in vigore fra circa otto mesi ma consentirà di lavorare solo a una minima parte delle imprese che sono presenti sul mercato. Se teniamo conto che su oltre 50.000 imprese artigiane piemontesi operanti nel comparto delle costruzioni e dell'impiantistica sono solo 1.223 quelle iscritte per le categorie interessate possiamo capire il danno" commenta Enzo Tanino, presidente Edilizia di Confartigianato Imprese Piemonte. "Inoltre, se teniamo conto che l'importo medio dei lavori nei condomini è superiore al tetto massimo consentito per operare senza attestazione Soa, il rischio è che quasi tutte le imprese, che oggi lavorano con ristrutturazioni di importo superiore alla soglia stabilita, saranno impossibilitate a continuare".
"I bonus edilizia - commenta Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Piemonte - che avrebbero potuto favorire la ripartenza post Covid dell'economia, dopo aver generato un'enorme aspettativa in cittadini e imprese, sono frenati dall'atteggiamento ondivago del decisore pubblico che ne ha volutamente depotenziato l'efficacia". (ANSA).