Cna Piemonte: Export piemontese in forte calo, allarme rosso per l’artigianato
"Solo attraverso un impegno condiviso e sinergico sarà possibile rilanciare il sistema produttivo piemontese"

Il commento di Cna Piemonte ai dati presentati da Unioncamere Piemonte.
L'analisi
Continuano i segnali di allarme che l’economia piemontese lancia attraverso dati relativi a produttività e competitività, offrendo un prospetto allarmante su una falsariga negativa che sta mettendo in seria difficoltà i comparti produttivi, pilastri dell’economia italiana e piemontese.
L’artigianato e il sistema produttivo soffrono una congiuntura negativa, costretti a fare i conti con un’economia di guerra che si trascina da anni, con rincari nelle materie prime e costi dell’energia in costante aumento. Tali costi, aggravati dalla politica dei dazi che sta cambiando gli equilibri del commercio mondiale, risaltano nei dati presentati da Unioncamere Piemonte: l’export è calato del 4,9% in un anno, con riflessi pesanti sul mercato dell’automotive (–21%) e soprattutto sui principali partner commerciali, come Germania e Francia, commenta Delio Zanzottera, Segretario di CNA Piemonte.
Da cinque anni a questa parte, il sistema produttivo piemontese è stato colpito da continue crisi che hanno minato la fiducia, quella stessa fiducia che dovrebbe essere il fondamento del tessuto economico locale. Nonostante le difficoltà, la resilienza – in particolare delle piccole e medie imprese – si è dimostrata encomiabile, attestando capacità e qualità uniche, anche in un contesto di turbolenze di mercato e crescenti dubbi sulle politiche protezioniste che stanno prendendo piede.
Il prospetto che emerge dai dati Unincamere Piemonte traccia un quadro che mette in allarme alcuni comparti come manifatturiero (-2,3%) Chimico (- 0,9) oltre all’automotive (-21%) e guarda con una sottile fiducia altri come l’enogastronomia (+4,7) e la meccanica (18,5%).4. Il saldo commerciale positivo tra entrate e uscite, pari a +15 milioni, rassicura sulla tenuta economica complessiva, ma impone al contempo di rafforzare la collaborazione con le istituzioni per fare fronte comune alle sfide attuali. È fondamentale, infatti, puntare su nuove strategie per l’internazionalizzazione: cercare nuovi mercati, rafforzare il legame tra pubblico e privato e sostenere investimenti mirati in digitalizzazione, innovazione e formazione professionale. Senza un impegno deciso in questi ambiti, il mondo dell’artigianato rischia veramente il collasso.
In questo quadro, l’artigianato assume un valore inestimabile. Esso rappresenta non solo l’eccellenza e la tradizione del Piemonte, ma anche un motore di sviluppo e innovazione, capace di coniugare saperi antichi con tecnologie moderne, creando prodotti di alta qualità e rafforzando la competitività sul mercato globale. Valorizzare l’artigianato significa investire nel patrimonio culturale e produttivo della nostra regione, garantendo una risposta efficace alle sfide attuali e future.
Solo attraverso un impegno condiviso e sinergico – che integri la salvaguardia delle eccellenze locali, il supporto alle PMI e un’azione decisa contro le barriere commerciali imposte da politiche protezioniste – sarà possibile rilanciare il sistema produttivo piemontese e far sì che il Piemonte continui a essere sinonimo di qualità, innovazione e resilienza.