Chiusura dei locali, intervengono il sindaco e l'assessore alla Sicurezza
NOVARA - Il sindaco Alessandro Canelli e l’assessore alla Sicurezza Mario Paganini intervengono sulla spinosa questione della chiusura dei locali "problema - come spiegano gli stessi amministratori - che si è innescato nelle ultime settimane a seguito di alcuni specifici episodi tra loro ravvicinati".
Il sindaco rimarca "la doverosa punizione dei responsabili e l’intensificazione del controllo di determinati soggetti e dei luoghi da questi frequentati. E’ altresì auspicabile una maggiore collaborazione con le forze dell’ordine, che intervengono sempre in maniera tempestiva ed efficace, da parte dei gestori dei locali. A fronte di comportamenti scorretti, incivili o addirittura delinquenziali i provvedimenti di questi giorni, seppur impopolari, diventano inevitabili. I momenti di aggregazione e divertimento devono essere sempre “sani” e non devono compromettere la sicurezza e la tranquillità cittadine".
L'assessore Paganini ricorda che, "come già illustrato e dimostrato più volte, il fine dell’Amministrazione è anche quello far sì che tutti i cittadini possano usufruire dei servizi offerti e delle prestazioni rese dagli imprenditori e dai gestori delle attività locali nella massima misura possibile e in condizioni tali da fornire alle famiglie e agli utenti, in generale, la migliore qualità del tempo libero da vivere in condizioni di tranquillità e sicurezza. A nessuno piace ostacolare la fruizione dei predetti servizi ma è la stessa legge – la n.° 94/2009 - a prevedere che, ad esempio, l’impiego del personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi operi anche a tutela dell’incolumità dei presenti. Il D.M. 6 ottobre 2009 dispone poi che, nell’esercizio dei compiti di controllo, il personale predetto oltre ad adottare ogni iniziativa utile a evitare ostacoli o intralci all’accessibilità delle vie di fuga, a un’osservazione sommaria dei luoghi per verificare la presenza di eventuali sostanze illecite o oggetti proibiti, a presidiare l’ingresso e regolare il flusso del pubblico, a un controllo sommario visivo delle persone, al concorso nelle procedure di primo intervento, ha l’obbligo di fare immediata segnalazione alle Forze di Polizia e di prestare, a loro richiesta, la massima collaborazione. Detto questo e precisato che a nessuno piace l’utilizzo di mezzi di coercizione, tanto più nel momento in cui stiamo profondendo un importante sforzo per cercare di contemperare le ragioni della produzione, che crea benessere perché fa girare l’economia, con le esigenze di assicurare il giusto controllo delle criticità fisiologicamente connesse all’afflusso di persone presso i più frequentati punti di ritrovo della “movida” novarese, non possiamo che ringraziare l’operato delle Forze dell’Ordine e di chi le dirige proprio perché, anche chi critica per partito preso a priori o a prescindere, sa benissimo che l’azione preventiva, correttiva e coerente delle Istituzioni sta contribuendo a salvare i suoi figli e a preparar loro un futuro meno incerto".
v.s.
NOVARA - Il sindaco Alessandro Canelli e l’assessore alla Sicurezza Mario Paganini intervengono sulla spinosa questione della chiusura dei locali "problema - come spiegano gli stessi amministratori - che si è innescato nelle ultime settimane a seguito di alcuni specifici episodi tra loro ravvicinati".
Il sindaco rimarca "la doverosa punizione dei responsabili e l’intensificazione del controllo di determinati soggetti e dei luoghi da questi frequentati. E’ altresì auspicabile una maggiore collaborazione con le forze dell’ordine, che intervengono sempre in maniera tempestiva ed efficace, da parte dei gestori dei locali. A fronte di comportamenti scorretti, incivili o addirittura delinquenziali i provvedimenti di questi giorni, seppur impopolari, diventano inevitabili. I momenti di aggregazione e divertimento devono essere sempre “sani” e non devono compromettere la sicurezza e la tranquillità cittadine".
L'assessore Paganini ricorda che, "come già illustrato e dimostrato più volte, il fine dell’Amministrazione è anche quello far sì che tutti i cittadini possano usufruire dei servizi offerti e delle prestazioni rese dagli imprenditori e dai gestori delle attività locali nella massima misura possibile e in condizioni tali da fornire alle famiglie e agli utenti, in generale, la migliore qualità del tempo libero da vivere in condizioni di tranquillità e sicurezza. A nessuno piace ostacolare la fruizione dei predetti servizi ma è la stessa legge – la n.° 94/2009 - a prevedere che, ad esempio, l’impiego del personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi operi anche a tutela dell’incolumità dei presenti. Il D.M. 6 ottobre 2009 dispone poi che, nell’esercizio dei compiti di controllo, il personale predetto oltre ad adottare ogni iniziativa utile a evitare ostacoli o intralci all’accessibilità delle vie di fuga, a un’osservazione sommaria dei luoghi per verificare la presenza di eventuali sostanze illecite o oggetti proibiti, a presidiare l’ingresso e regolare il flusso del pubblico, a un controllo sommario visivo delle persone, al concorso nelle procedure di primo intervento, ha l’obbligo di fare immediata segnalazione alle Forze di Polizia e di prestare, a loro richiesta, la massima collaborazione. Detto questo e precisato che a nessuno piace l’utilizzo di mezzi di coercizione, tanto più nel momento in cui stiamo profondendo un importante sforzo per cercare di contemperare le ragioni della produzione, che crea benessere perché fa girare l’economia, con le esigenze di assicurare il giusto controllo delle criticità fisiologicamente connesse all’afflusso di persone presso i più frequentati punti di ritrovo della “movida” novarese, non possiamo che ringraziare l’operato delle Forze dell’Ordine e di chi le dirige proprio perché, anche chi critica per partito preso a priori o a prescindere, sa benissimo che l’azione preventiva, correttiva e coerente delle Istituzioni sta contribuendo a salvare i suoi figli e a preparar loro un futuro meno incerto".
v.s.