Amministratori: niente insulti sui social

NOVARA – Mercoledì pomeriggio si è tenuta la commissione comunale che si occupa di legalità e sicurezza per visionare e definire il testo di una mozione, che viene congiuntamente presentata da tutte le forze politiche che siedono nel Consiglio comunale di Novara. Maggioranza e minoranza si stanno confrontando da diversi mesi, per darsi delle regole al fine di evitare un utilizzo improprio dei social. La decisione finale è stata di costituire una commissione ristretta, un componente per ogni gruppo consiliare, per elaborare il testo definitivo della mozione che, successivamente, sarà approvata in aula.Turpiloquio, insulto e offesa, invettiva, risentimento, vendetta, rancore, avversione, incitamento all’odio razziale, religioso, di genere o di orientamento sessuale, trasudano dai miliardi di commenti che giornalmente vengono pubblicati sul Web. Sarà il presidente della commissione Maurizio Nieli a presentare la bozza del testo. Si tratta di un argomento di cui il Consiglio comunale ha iniziato a discutere il 29 novembre 2016, quando fu respinta la mozione presentata dal gruppo consiliare del Partito democratico, che aveva come prima firmataria la consigliera Elia Impaloni, denominata: “Mozione per favorire la riduzione della tensione sociale”. Il contenuto di detta mozione faceva particolarmente riferimento al tema dell’immigrazione. Il motivo che aveva spinto i consiglieri Dem ad affrontare il problema era stata la presenza sui social di commenti di discriminazione e incitamento all’odio da parte di alcuni rappresentati nelle Istituzioni. A prova della serietà dell’intervento, alcuni di questi commenti di particolare violenza, erano stati letti in aula. Anche il gruppo della Lega Nord (firmatari Francesca Ricca e Mauro Franzinelli) aveva presentato una mozione relativa al tema più generale della rilevanza penale dei contenuti di carattere diffamatorio su Internet e sottolineato l’urgenza di tutelare la rispettabilità del Comune di Novara anche attraverso i suoi rappresentanti istituzionali che utilizzano sovente web e social network. La mozione del Carroccio ancora non era stata discussa e in alternativa è stato richiesto al presidente della commissione, Maurizio Nieli, di predisporre un testo congiunto, che tenesse conto di entrambi i documenti già presentati. Da ciò l’invito, subito accolto dall’assessore alla legalità e sicurezza, Mario Paganini, di dare manforte al presidente Nieli, al fine di predisporre un documento che potesse trovare la condivisione di tutto il Consiglio. Mercoledì dunque la presentazione del testo alla commissione prima di arrivare in aula che, ovviamente, potrebbe ancora subire modifiche migliorative.Il principio che ha ispirato la redazione del testo discende dalla necessità di garantire la libertà di pensiero e di espressione che non deve però oltrepassare i limiti del rispetto umano e dei valori di cui è impregnata la nostra Carta Costituzionale. Ai consiglieri comunali, agli assessori, al sindaco si chiede un comportamento esemplare poiché “hanno doveri legati al ruolo e alla funzione che sono stati loro affidati dalla Comunità tutta, tra cui spicca prima di tutto il rispetto delle regole di buona educazione”.Mariateresa Ugazio
NOVARA – Mercoledì pomeriggio si è tenuta la commissione comunale che si occupa di legalità e sicurezza per visionare e definire il testo di una mozione, che viene congiuntamente presentata da tutte le forze politiche che siedono nel Consiglio comunale di Novara. Maggioranza e minoranza si stanno confrontando da diversi mesi, per darsi delle regole al fine di evitare un utilizzo improprio dei social. La decisione finale è stata di costituire una commissione ristretta, un componente per ogni gruppo consiliare, per elaborare il testo definitivo della mozione che, successivamente, sarà approvata in aula.Turpiloquio, insulto e offesa, invettiva, risentimento, vendetta, rancore, avversione, incitamento all’odio razziale, religioso, di genere o di orientamento sessuale, trasudano dai miliardi di commenti che giornalmente vengono pubblicati sul Web. Sarà il presidente della commissione Maurizio Nieli a presentare la bozza del testo. Si tratta di un argomento di cui il Consiglio comunale ha iniziato a discutere il 29 novembre 2016, quando fu respinta la mozione presentata dal gruppo consiliare del Partito democratico, che aveva come prima firmataria la consigliera Elia Impaloni, denominata: “Mozione per favorire la riduzione della tensione sociale”. Il contenuto di detta mozione faceva particolarmente riferimento al tema dell’immigrazione. Il motivo che aveva spinto i consiglieri Dem ad affrontare il problema era stata la presenza sui social di commenti di discriminazione e incitamento all’odio da parte di alcuni rappresentati nelle Istituzioni. A prova della serietà dell’intervento, alcuni di questi commenti di particolare violenza, erano stati letti in aula. Anche il gruppo della Lega Nord (firmatari Francesca Ricca e Mauro Franzinelli) aveva presentato una mozione relativa al tema più generale della rilevanza penale dei contenuti di carattere diffamatorio su Internet e sottolineato l’urgenza di tutelare la rispettabilità del Comune di Novara anche attraverso i suoi rappresentanti istituzionali che utilizzano sovente web e social network. La mozione del Carroccio ancora non era stata discussa e in alternativa è stato richiesto al presidente della commissione, Maurizio Nieli, di predisporre un testo congiunto, che tenesse conto di entrambi i documenti già presentati. Da ciò l’invito, subito accolto dall’assessore alla legalità e sicurezza, Mario Paganini, di dare manforte al presidente Nieli, al fine di predisporre un documento che potesse trovare la condivisione di tutto il Consiglio. Mercoledì dunque la presentazione del testo alla commissione prima di arrivare in aula che, ovviamente, potrebbe ancora subire modifiche migliorative.Il principio che ha ispirato la redazione del testo discende dalla necessità di garantire la libertà di pensiero e di espressione che non deve però oltrepassare i limiti del rispetto umano e dei valori di cui è impregnata la nostra Carta Costituzionale. Ai consiglieri comunali, agli assessori, al sindaco si chiede un comportamento esemplare poiché “hanno doveri legati al ruolo e alla funzione che sono stati loro affidati dalla Comunità tutta, tra cui spicca prima di tutto il rispetto delle regole di buona educazione”.Mariateresa Ugazio