Appuntamento

Al Broletto si parla di piccole e medie imprese, sviluppo e sostenibilità, con la vicepresidente di Confindustria

Giovedì 13 febbraio sarà presentato il volume “Business PMI”, edito dal Gruppo Netweek e proposto dal Corriere di Novara

Al Broletto si parla di piccole e medie imprese, sviluppo e sostenibilità, con la vicepresidente di Confindustria
Pubblicato:

Un prodotto che valorizza le Piccole e Medie Imprese, quelle tante realtà imprenditoriali che costituiscono l’ossatura economica del nostro territorio. Stiamo parlando del volume, edito dal Gruppo Netweek, proposto dal Corriere di Novara “Business PMI”, che verrà presentato giovedì, alle 17,30, all’Arengo dl Broletto di Novara nell’ambito del convegno dal titolo “L’Italia delle Pmi: un modello originale di sviluppo economico e di sostenibilità anche per il futuro”.

La copertina della pubblicazione e Lara Ponti vice presidente di Confindustria

Al Broletto la presentazione del volume “Business Pmi”

Nel corso dell’evento Lara Ponti, vicepresidente di Confindustria per la transizione ambientale e gli obiettivi ESG, sempre più importanti nell’ambito del Green Deal Ue, porrà l’attenzione su un approccio al business non solo economico, ma anche sostenibile.

Sarà l’occasione per analizzare attraverso i dati il mondo delle Piccole e Medie Imprese, quelle che occupano meno di 250 dipendenti e realizzano un fatturato annuo non superiore ai 50 milioni di euro. Certo nelle nostre aree non mancano anche aziende di maggiori dimensioni, ma sono le PMI a caratterizzare la realtà imprenditoriale delle nostre terre.

I numeri forniti da Cribis

Nelle pagine di “Business PMI”, le Piccole e Medie Imprese vengono analizzate partendo dai numeri, quelli dei loro bilanci relativi all’anno 2023: dal fatturato ai dipendenti, dall’Ebitda e dall’Ebit fino ai dati del patrimonio aziendale.

Il tutto inquadrato in classifiche: quella, naturalmente, del fatturato complessivo, ma anche quelle di alcuni valori e di diversi settori che più sono rappresentativi in quest’area, come il commercio, la manifattura, pesante e leggera, i servizi e trasporti e logistica.

A fornirli è Cribis, società specializzata nelle informazioni commerciali su aziende italiane ed estere, in grado di raccogliere i numeri utili per realizzare analisi e ragionamenti. Numeri che, se da una parte evidenziano il buono stato di salute della maggior parte di loro, perché hanno saputo innovarsi, specializzarsi e affrontare sempre nuovi mercati in tutto il mondo, dall’altra non nascondono la fatica che devono fare per restare sul mercato e le difficoltà che ogni giorno si trovano ad affrontare. Insomma, il volume è uno strumento che davvero permette di conoscere in maniera approfondita le realtà imprenditoriali del nostro territorio.

Qual è lo stato di salute delle PMI italiane?

Sempre partendo dalla valutazione dei dati possiamo parlare di imprese mediamente forti, che hanno soprattutto problemi di crescita e non necessità di ristrutturarsi e di tagliare posti di lavoro. Un riscontro oggettivo giunge dai dati forniti anche dall’economista Marco Fortis della Fondazione Edison che parlano di un’Italia che ha performato in modo eccellente nel quadriennio 2020-23: 5ª al mondo per il saldo commerciale e 6ª per numero di robot operativi presenti nelle aziende. Al punto che c’è stato un incremento del Pil pro capite del 4,9% rispetto al 2019 e solo gli Stati Uniti hanno fatto meglio di noi tra i Paesi del G7.

Risultati che sono frutto indubbiamente del modello delle piccole imprese familiari italiane così diffuso nella nostra economia.
Questo non significa che le PMI non abbiano problematiche da affrontare. Restano, comunque, l’ossatura del nostro Paese.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali