Un concerto per ricordare Renato Grignaschi nel primo anniversario della scomparsa
Fotografo aronese dalla carriera internazionale

Un anno fa ci ha lasciato Renato Grignaschi, fotografo dalla carriera internazionale, autore di servizi e scatti per importanti riviste, profondamente innamorato di Arona.
Arona, PalaGreen, sabato 24 maggio, ore 20.45
Per questo un gruppo di suoi amici e famigliari si è unito per lavorare a costruire insieme un momento in suo ricordo, che si terrà sabato 24 maggio: alle 20.45 il PalaGreen di Arona ospiterà una serata in cui musica e immagini dialogheranno. La parte musicale prevede la Sesta Sinfonia di Gustav Mahler eseguita dall'Ensemble Progetto Pierrot diretto da Alessandro Maria Carnelli, in una nuova versione per ensemble realizzata dallo stesso Carnelli.
Ricorda Carnelli: "Renato amava visceralmente la musica e la collegava al proprio lavoro di fotografo. Tante volte abbiamo parlato dei paralleli tra i bilanciamenti di toni, di luci e ombre, che portano uno scatto a diventare ciò che il fotografo aveva in mente, e il lavoro che il direttore fa per operare simili bilanciamenti tra i diversi strumenti dell'orchestra. Renato sapeva di questo mio progetto sulla Sesta di Mahler, aspettava l'occasione di ascoltarlo, ma morì proprio il giorno in cui, un anno fa, lo eseguimmo in pubblico per la prima volta.
Sono profondamente grato a Cecilia, la figlia di Renato, per avere accolto questa scelta musicale e per la sensibilità con cui ha voluto comunque trasformare in un'occasione pubblica quello che rimane e deve rimanere un rapporto personale tra lei e la memoria del padre. Tanti conoscevano Renato ed è bello, direi doveroso, ricordarlo in forma pubblica".
La musica si integrerà con la proiezione di una scelta di immagini di Renato Grignaschi, in un doppio senso: sia fotografie scattate da lui, sia scatti in cui egli si trova dall'altra parte dell'obiettivo ed è il soggetto della foto.
Si alterneranno i servizi di moda, che Renato Grignaschi ha firmato con impeccabile professionalità e costante ricerca, e i suoi splendidi ritratti, in bianco e nero e in formato quadrato, in cui aveva saputo portare a livelli eccezionali l'idea che la fotografia possa raccontare la persona ritratta, come facevano i grandi pittori del passato.