Teatro Coccia, nuova commisione per rivedere le candidature alla carica di direttore

Lunedì Consiglio di Amministrazione molto "caldo".

Teatro Coccia, nuova commisione per rivedere le candidature alla carica di direttore
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Teatro Coccia, nuova commisione per rivedere le candidature alla carica di direttore. Lunedì Consiglio di Amministrazione molto "caldo".

Teatro Coccia, nuova commisione per rivedere le candidature alla carica di direttore

Il consiglio d’amministrazione della Fondazione Teatro Coccia, svoltosi nel tardo pomeriggio di lunedì, è stato alquanto “caldo” come si preannunciava. Iniziato alle 17 si è, infatti, concluso attorno alle 2,30 del mattino. Il dato più importante emerso è la composizione della nuova commissione che dovrà rivedere e scremare le 56 candidature arrivate in risposta al bando per la carica di nuovo direttore del Teatro Coccia, in sostituzione della dimissionaria Renata Rapetti, dopo che la precedente selezione era stata annullata in data 23 maggio per vizi formali. I componenti della commissione saranno l’avvocato novarese Renzo Inghilleri; Walter Vergnano che ad aprile di quest’anno aveva rassegnato le dimissioni da sovrintendente del Teatro Regio di Torino; Maurizio Roi, ex sovrintendente del Teatro “Carlo Felice” di Genova.

Una lettera dall'avvocato di Gianna Fratta

Precedentemente la presidente del consiglio di amministrazione Carmen Manfredda aveva sostenuto la tesi che il percorso esaminativo delle domande, portato avanti dalla precedente commissione, fosse ancora valido. Una linea che non è passata. Proprio lunedì pomeriggio si era diffusa la notizia dell’arrivo di una lettera dell’avvocato di Gianna Fratta (la direttrice d’orchestra che a parere della presidente Manfredda avrebbe avuto i requisti per l’incarico) con la richiesta di accesso agli atti, in previsione di un’eventuale azione legale. Secondo quanto emerso Gianna Fratta, infatti, dopo che Antonio Calbi, il candidato prescelto da quattro dei cinque membri del consiglio di amministrazione aveva rinunciato alla nomina, era convinta di essere la vincitrice. Una situazione che aveva condotto alle dimissioni in blocco dei consiglieri Pietro Boroli, Federica Cristina, Anna Chiara Invernizzi e Carlo Robiglio, respinte dal sindaco. In seguito avevano abbandonato il consiglio Cristina e Robiglio, sostituiti dagli avvocati Mario Monteverde e Stefano Bottacchi, infine nuove dimissioni di Anna Chiara Invernizzi, per la cui sostituzione è stato indetto un bando dal sindaco. A confutare la richiesta di Gianna Fratta vi sarebbe il fatto che, secondo l’interpretazione data, il bando non prevedeva una graduatoria.

Massimo Delzoppo

Leggi tutto l'articolo sul Corriere di Novara di giovedì 7 giugno 2018

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