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Restaurati gli antichi affreschi della chiesa di Agrate Conturbia

L'intervento, finanziato da fondi del Pnrr, è costato poco meno di 150 mila euro

Restaurati gli antichi affreschi della chiesa di Agrate Conturbia

Presentati nei giorni scorsi i risultati dei lavori di restauro condotti nella chiesa di Santa Maria in Valle e costato circa 150 mila euro.

Restaurati gli affreschi di Agrate Conturbia

Sono tornati al loro splendore originario gli affreschi della chiesa di Santa Maria in Valle della parrocchia di Agrate, al confine con Bogogno. L’oratorio religioso dalle radici molto antiche, che risale al periodo romano, ritenuta la chiesa matrice di Agrate e Bogogno, è stato sottoposto a restauro. Lavori di risanamento conservativo e recupero funzionale durati circa due anni, realizzati grazie ad un finanziamento Pnrr di 146.230 euro, disposto a tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale.

L’intervento del parroco

“E’ stato un intervento doveroso e importante per evitare che scomparissero le pregevoli bellezze artistiche e storiche di questa chiesa, e per mantenere viva la testimonianza di fede e devozione di queste comunità”, ha detto il parroco don Antonio Oldani durante la cerimonia di presentazione.
Sono intervenuti il sindaco di Agrate Conturbia Simone Tosi, Matteo Marnati, assessore della Regione Piemonte, Paolo Mira, dell’Ufficio diocesano di Novara per i beni culturali. Quindi l’architetto Silvia Angiolini e il restauratore Federico Barberi hanno illustrato caratteristiche e tipologia dei lavori di restauro.
«Questa chiesetta è segno della fede dei nostri padri che, affidando la loro comunità a Maria, volevano chiedere al Signore di proteggere le loro famiglie”, ha aggiunto il parroco ringraziando don Brunello Floriani che, quando era amministratore parrocchiale si è impegnato perché questi lavori andassero a buon fine.

Pitture del XV secolo e immagini di pregio

Nel tempo l’oratorio fu sottoposto ad alcuni rifacimenti e ampliamenti. In particolare l’apparato decorativo – come illustrato dal restauratore Barberi – il catino absidale interamente affrescato da pitture risalenti alla fine del XV secolo, dove viene rappresentato il Cristo in mandorla con i simboli degli Evangelisti e nella parte bassa una Madonna del Latte con Bambino, tornati a risplendere.