Progetto "Foto storie": con Cabiria Teatro protagonisti gli studenti del Pascal di Romentino
I feedback degli studenti premiano il lavoro fatto finora

Progetto Foto Storie ovvero “Racconti appesi ad uno scatto”. La nuova iniziativa che vede protagonisti gli studenti dell’Istituto Pascal di Romentino nasce all'interno del progetto “(F)atti di Quartiere” promosso da Territorio e Cultura e Cabiria Teatro.
I dettagli
Sono coinvolti i 25 alunni della classe III C OSA che giovedì 5 giugno alle 19 a Novara, nella Corte dei Calzolai ai Tetti Verdi, presenteranno l’esito del loro lavoro. «Il progetto – spiega Giacomo Balduzzi, ricercatore universitario e collaboratore di Territorio e Cultura – rappresenta la prosecuzione della collaborazione con il Pascal. Alla base l’idea di unire fotografia e teatro affinché i ragazzi possano raccontarsi e creare uno spettacolo totalmente scritto, interpretato e realizzato da loro. Sono partiti dalle fotografie per creare dei racconti che diventano uno spaccato della condizione dei giovani di oggi e delle prospettive per il futuro. Storie tutte diverse ma ispirate alla loro esperienza, al loro vissuto: questo il filo conduttore. Il percorso, partito a febbraio, è stato scandito da un laboratorio di teatro finalizzato all’evento finale.
I monologhi diventano geografie di storie dei ragazzi –conclude Balduzzi che sta seguendo una ricerca all’interno del progetto “All inclusive. Tutti uguali tutti diversi” in cui sono coinvolti il Comune di Novara, l’Università del Piemonte Orientale, alcune associazioni e 1.037 studenti di medie e superiori – capaci di dare voce alle loro ambizioni, alle loro aspirazioni. E a noi adulti non resta che ascoltarli».
Sarà un appuntamento particolare: «Uno spettacolo itinerante – aggiunge Mariano Arenella, impegnato insieme a Elena Ferrari, entrambi direttori artistici di Cabiria Teatro, nella conduzione del laboratorio e nella regia -. Il pubblico si sposterà per seguire i monologhi e potrà scegliere tra le varie storie da ascoltare. Una fruizione fluida. Il nostro lavoro è iniziato dopo la composizione dei testi in cui gli studenti si raccontano. C’è chi vuole partire, per andare alla ricerca di se stesso. E chi preferisce restare nel suo cortile, nel suo giardino per scoprire le bellezze del proprio contesto. La tensione della scelta a questa età: questo ci dicono i monologhi». A coordinare l’attività degli studenti è la professoressa Maria Luisa Marchio, coadiuvata nel progetto fotografico da un ex alunno del Pascal, Andrea Padulo, ora iscritto allo Ied di Milano: «Alla luce degli ottimi esiti degli anni scorsi la collaborazione con Territorio e Cultura e Cabiria continua. Per i ragazzi una ulteriore esperienza che li mette in gioco in prima persona in tutte le fasi del percorso. Una classe entusiasta e vivace che ha saputo dimostrare un’ottima partecipazione».
I feedback degli studenti sembrano premiare il lavoro fatto finora.
Chiara Carlini: «Abbiamo lavorato molto uniti come classe. Un’occasione per aprirci e anche per conoscerci meglio».
Matteo Ferrari: «Non è facile raccontare esperienze personali, intime, mai dette ad altri. Anche questa è la forza del progetto».