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Novara progetto “Musica in aiuto”: 50 famiglie supportate

Iniziativa sostenuta da Fondazione Comunità Novarese onlus.

Novara progetto “Musica in aiuto”: 50 famiglie supportate
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“Musica in aiuto”: 50 famiglie supportate nei due anni di pandemia, dal progetto di terapia applicata attraverso le arti promosso da Dedalo Società Cooperativa Musicale di Novara e sostenuto da Fondazione Comunità Novarese onlus.

Il progetto

Volge al termine il progetto “Musica in aiuto” promosso da Dedalo Società Cooperativa Musicale e sostenuto da Fondazione Comunità Novarese onlus.
Scopo del progetto, nato nel 2019, è quello di utilizzare la musica, la danza e il teatro per estendere il tempo della terapia anche nel tempo libero delle persone con fragilità. Un percorso non medicalizzato, dunque, da realizzare in uno spazio allestito in modo da poter essere condiviso da genitori e circa 50 giovani disabili o con difficoltà comportamentali, relazionali ed emotive e che, grazie al supporto di pedagogisti, psicologi, musicoterapeuti, danzaterapeuti ed esperti di teatro, non si proponga finalità strettamente terapeutiche, ma punti a realizzare quella base di benessere necessario alla buona riuscita della terapia stessa. Cuore del percorso? La centralità della relazione nutrita attraverso una terapia non verbale a sostegno delle fragilità.

Musica in aiuto

Il progetto originario “Musica in aiuto”, sostenuto da Fondazione Comunità Novarese con un contributo di 20.000 euro, si è dovuto adattare alle esigenze imposte dalla pandemia. In accordo con le linee guida condivise dalle maggiori scuole di musicoterapia nazionali l'accompagnamento di bambini e ragazzi è stato in parte realizzato (nei momenti più duri del lockdown) a distanza e l’attuazione di protocolli di sanificazione specifici, opportunamente inseriti nel piano di sicurezza, ha consentito di riprendere, già nel giugno 2020, le terapie in presenza per tutti i pazienti fragili.
“Molte ricerche relative alla pandemia – commenta il referente di progetto per Dedalo, Raffaele Molinari - sottolineano come la pandemia farà sentire i suoi effetti a livello psico-socio-relazionale ancora a lungo. E’ stato fondamentale garantire uno spazio di accoglienza, un tempo di condivisione e una relazione per supportare chi vive un momento di disagio psicoemotivo e relazionale in questo periodo che è sì di crisi, ma che può diventare tempo di trasformazione.
Grazie al sostegno di Fondazione Comunità Novarese, si è potuto fronteggiare il momento di crisi testimoniato dalle numerose segnalazioni di difficoltà che arrivavano dalle famiglie. Sono stati assegnate borse di studio e si sono rafforzati i legami con associazioni che, sul territorio, si occupano di disabilità e di età evolutiva”.

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