Curiosità

Natale a Castelletto: il presepe di Dorbié compie 20 anni

L'opera dell'artista Daniele Gaboli quest'anno è dedicata alla memoria di Lino Seregni

Natale a Castelletto: il presepe di Dorbié compie 20 anni
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Una data importante quella del 2024 per i festeggiamenti di Natale a Castelletto Ticino. Il tradizionale presepe statico del rione Dorbié ha compiuto quest'anno ben 20 anni.

Vent'anni di presepe grazie a Daniele Gaboli

L’apertura del presepe statico di Dorbiè, in via Varallo Pombia a Castelletto Ticino, è andato a coincidere quest’anno con una ricorrenza davvero importante. Quella del 2024 è una data da incorniciare per tutti gli appassionati della storica riproduzione della Natività realizzata come sempre dal pittore Daniele Gaboli. Era infatti il 2004, esattamente 20 anni fa, quando fu proposta la prima edizione dell’iniziativa natalizia che ha saputo coinvolgere anno dopo anno tanti volontari del rione Dorbiè.

 

Una tradizione iniziata in piccolo e cresciuta nel tempo

"In quella prima edizione - racconta l’artista castellettese che da tempo ormai realizza l'opera - realizzai una scena unica che fu esposta su un palco nel prato ai confini di Castelletto. C’erano poche figure in compensato, era più che altro un primo esperimento. Poi però ho visto che l’iniziativa ha preso sempre più piede, io mi sono entusiasmato e mi sono allargato, costruendo un numero maggiore di figure del presepe e dipingendole una dopo l’altra con i miei caratteristici colori ad acqua". Dopo 20 anni di rappresentazioni, il presepe statico del rione Dorbiè è oggi uno spettacolo per gli occhi e per il cuore. Vi sono rappresentate le scene della quotidianità di molti ambienti della Nazareth di oltre duemila anni fa e i personaggi che davano vita a quella quotidianità prendono vita e colore sulle caratteristiche tavole di legno utilizzate dall’artista castellettese.

Una dedica speciale per Lino Seregni

Quest’anno poi, al di là dell’importante anniversario dell’opera, l’apertura del presepe al pubblico ha un significato ulteriore. La rappresentazione è infatti dedicata al ricordo di Lino Seregni, il proprietario del terreno di via Varallo Pombia, al confine di Castelletto, nel quale da tempo il presepe viene realizzato e le sagome di Gaboli vengono esposte e illuminate. "Dobbiamo dire un grande grazie a Lino Seregni - spiega l’artista - in tutti questi anni ci ha aperto le porte di casa sua e ha messo a disposizione il suo terreno per offrire qualcosa di bello ai castellettesi. L’ho voluto ricordare con una sagoma a lui dedicata esposta all’ingresso del presepe, sulla quale ho dipinto un suo ritratto. Devo dire grazie anche a tutti i volontari che hanno collaborato all’impresa, aiutandomi a curare la manutenzione e il montaggio del presepe: Giorgio Tognoni, Virginio Maini, Emilio e Nino Guenzi, Simone e Iano Freddi".

Il presepe di quest’anno contiene anche delle sagome di palazzi alti circa 10 metri, puntellate sapientemente per contrastare la forza del vento. Resterà visitabile fino all’Epifania e sarà illuminato nelle ore notturne.

 

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