Di Luigi Mastroianni

"Mio fratello è un gigante" a cura del novarese Alessandro Barbaglia

"Dobbiamo educare i nostri figli, i nostri bambini affinché possano capire come la disabilità debba essere accolta con felicità e non emarginata".

"Mio fratello è un gigante" a cura del novarese Alessandro Barbaglia
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E’ la sera del 23º compleanno di Salvo. Luigi osserva il fratello mentre stringe tra le mani due palloncini argentati e si rende conto di non averlo mai visto tanto felice. E’ così che si chiude nella sua camera, le cuffie sulle orecchie, la testa piena di musica e pensieri. E inizia a scrivere.

Il libro

Luigi Mastroianni è l’autore di «Mio fratello è un gigante», pubblicato da Sperling & Kupfer, una lunga lettera d’amore per il fratello speciale, con quel cromosoma in più della sindrome di Down. Salvo e Luigi ne hanno passate tante, ma non si sono mai arresi. Un’avventura meravigliosa: quella di due fratelli, cresciuti in un piccolo paesino della Sicilia, che si tengono per mano e lottano contro tutto e tutti a favore dell’inclusione. A curare questa storia tenera e reale è stato lo scrittore novarese Alessandro Barbaglia.

"La disabilità va accolta e non emarginata"

«Ho sempre voluto raccontare il rapporto con mio fratello perché ho capito che per gli altri era speciale, un esempio inconsapevole, capace di trasmettere l’unico messaggio che conta: dobbiamo educare i nostri figli, i nostri bambini affinché possano capire come la disabilità debba essere accolta con felicità e non emarginata. La disabilità può regalare bellezza che spesso i cosiddetti normodotati non colgono. Ci diamo tante etichette gli uni gli altri e poi alla fine siamo tutti “disabili” in qualche aspetto. Ecco perché ho voluto scrivere questo libro: non per la notorietà, ma per far capire che un ragazzino sulla sedia a rotelle non deve essere guardato con gli occhi della pena, ma con quelli dell’inclusione; chiedetegli di giocare con voi!». Mastroianni spera di poter presentare il libro dal vivo, girando l’Italia, per incontrare le persone, per raccontare dal vivo una storia non facile, ma ricca di gioia, di speranza e di affetto autentico.

LA STORIA E' RACCONTATA SU NOVARA OGGI IN EDICOLA.

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