Inaugura oggi la mostra personale del pittore aronese Giancarlo Fantini
Una rassegna completa e unica, ricca di tanti eventi culturali legati al territorio

Sarà inaugurata oggi, sabato 30 agosto, la mostra personale del pittore aronese Giancarlo Fantini.
Mostra personale di Fantini allo Spazio Moderno
Si intitola “Paraggi, viaggi, miraggi, ovvero non tutto è come sembra” la nuova mostra personale del pittore aronese Giancarlo Fantini, in esposizione allo Spazio Moderno di via Martiri della Libertà, 38 da oggi, 30 agosto, fino al 14 settembre.
E' lo stesso Fantini che ha presentato con qualche parola la sua ultima iniziativa culturale.
La lettera di presentazione dell'iniziativa
"Per chi non se ne fosse accorto - scrive il pittore - è già passato un anno dall'ultima volta che sono stato qui in questo Spazio Moderno che ho realizzato nel 2009. La velocità con la quale il tempo passa mi diventa ogni volta sempre più elevata e difficile da gestire: sintomatico è il fatto di essere riuscito a realizzare solo 9 nuove opere, invece della dozzina a cui mi ero abituato. E non è questione di dimensioni o di un’altra vicenda tecnica, solo del tempo che vola via. Né che sono diventato più pigro: così come in negativo i tempi di ripresa si allungano, al contrario la creatività necessita di sedimentare, decantare, riflettere...
Il titolo di questo appuntamento per molti diventato un classico di settembre è, in realtà, fatto di due parti: “paraggi, viaggi, miraggi” è, infatti, la riedizione di un'esperienza che mi aveva anche portato ad esporre a Roma in Trastevere.
I paraggi sono i luoghi più conosciuti, vissuti, dipinti: l'incontro con Alberto Visconti e i suoi droni mi consente di mostrare la realtà che ci circonda anche da un'ottica per me inconsueta, di fatto proibita, stante la mia paura di volare e nonostante la mia ammirazione per gli uccelli, il mio logo.
I viaggi sono quelli che continuo a fare, magari riducendo le distanze e, spesso, senza una delle guide che mi è venuta a mancare, dopo l'ultima luna del 2024: comunque il viaggio è ciò che conta, la meta anche meno. Com'è da sempre, per quanto mi riguarda, ma anche per molti altri, almeno a sentire certi racconti.
L'importante è, in ogni caso, andare, con il minor impatto possibile, vedere, assaggiare, annusare e fare un po' di foto, a partire dalle quali, magari, si coprirà una tela.
Ovviamente portando a casa anche qualche seme o rizoma, o una manciata di terra, per rendere ancora più vario il panorama casalingo o pittorico, dipende dai reperti.
I miraggi ci sono sempre, anzi, sono in aumento coi cambiamenti climatici: basta guardare certi tramonti o gli arcobaleni o le illusioni che la vita ci insegna a riconoscere come tali.
In tempi di guerre diffuse e latenti c'è bisogno di speranza: Gino Beniamino D'Amico, uno dei tanti allievi sensibili che negli anni ho avuto il privilegio di incontrare, mi ha regalato i suoi colori della Pace, fatti di fiori e di Natura, come non poteva essere diversamente.
A proposito di non-pace invece, avremo la possibilità di sentire, grazie alla mia editrice SEED che ha appena compiuto un anno, le storie di ragazzi che hanno avuto la sventura di vivere in tempi e luoghi sbagliati: potrebbe essere una bella lezione da imparare, ma soprattutto la memoria da non dimenticare.
Elide dal Negro, ormai diventata una presenza fissa di questo mio evento annuale, ci offre un'altra visione del Mondo e siccome non mi ha voluto anticipare altro, non vi resta che venire a vedere, sentire, dire la vostra.
A proposito di memorie, non si devono dimenticare i suoni: importante per me la presenza del “duo Quatrad”, con musiche tradizionali del Piemonte e dintorni: importanti perché, nonostante tutto il denaro e i traffici vari, siamo comunque in questa regione e non in altre, almeno da qualche millennio.
Ed ecco un'altra unità di misura che fatichiamo a prendere in considerazione: non posso dimenticare di essere nato in un altro tempo e quando questo luogo era più felice, da ogni punto di vista...
E' sempre più vero che “non tutto è come sembra”, altro che miraggi: questo secondo titolo l'ho usato in più di un’occasione per confezionare un corso per chi avesse voglia (non importa l'età) di imparare a colorare conoscendo i trucchi del mestiere.
Nei mesi scorsi, grazie a due associazioni, “Woman in the Wind” e “Alma”, l'ho potuto riproporre ad un gruppo di fanciulli/e coi risultati che si possono vedere in sala.
Non sta a me commentare i risultati, non è il mio compito.
Ho altro da fare, molto altro, non so ancora per quanto tempo, ma i trucchi del mestiere li devo divulgare, anche grazie a “L'altro Vergante”".
Il programma degli eventi
La mostra sarà inaugurata il 30 agosto, alle 16, con la presentazione del critico d’arte Simone Fappanni e resterà visitabile fino al 14 settembre. Il 31 agosto Alberto Visconti presenterà l'evento "Il nostro territorio visto dal cielo", nel quale parlerà dell'uso dei droni per scattare fotografie straordinarie. Il 6 settembre, alle 16, Cinzia Alluvion, curatrice della collana “Indigene” di Selvatiche Edizioni-Seed, casa editrice indipendente di Lesa, presenterà il volume “Kosakenland. Storie di colbacchi, fucili e amori”, di Eugenio Nascimbeni e anche “Mora e Gibin. Due ragazzi d'oro”, con la partecipazione del professor Angelo Vecchi, in collaborazione con Anpi Borgomanero. Il 7 settembre i membri dell'associazione "L'Altro Vergante" presenteranno la relazione "Raccontare il territorio". Il 13 settembre il Quatrad Duo proporrà uno spazio dedicato alla musica tradizionale dal Piemonte e da altre terre, mentre il 14 settembre la rassegna si chiuderà con Elide Dal Negro che presenterà l'evento "Gli occhi di chi guarda".
Lo Spazio Moderno sarà aperto ai visitatori della mostra tutti i giorni dalle 16 alle 18 e il sabato e la domenica anche dalle 10 alle 12.