Da biblioteca a vero centro culturale, la “Torelli” di Arona guarda al futuro

ARONA - Biblioteca civica “sen. Carlo Torelli”: è stato pubblicato il bando per conferire un incarico di elaborazione progetto gestionale. Si lavora per la biblioteca “del futuro”.
In questi giorni è stato disposto l’avvio di una procedura comparativa, gli interessati dovranno far pervenire le candidature entro il 12 settembre (ore 12,30); l’incarico invece dovrà essere ultimato entro 120 giorni dall’affidamento.
«Abbiamo capito che la nostra era una biblioteca d’accumulo, un modello passato» aveva spiegato il sindaco Alberto Gusmeroli in occasione dell’incontro pubblico di inizio aprile spiegando la visione futura della biblioteca in piazza San Graziano che non cambierà confermando che il cuore pulsante della “cultura intorno ai libri” rimarrà in quella sede, qualsiasi sia l’esito del progetto del bando appena uscito.
L’idea di base: creare un centro culturale fornendo anche servizi nuovi e diversi, progettando spazi per una biblioteca che si evolva rispetto ai bisogni dell’utenza: «Accesso wi-fi in tutta l’area, compresa la piazza, postazioni internet con pc e Ipad, emeroteca, sala lettura e studio, spazio co-working» aveva specificato il sindaco.
Il progetto biblioteconomico voluto nel bando «dovrà partire dall’analisi del territorio, del contesto e dei sui bisogni e caratteristiche del nuovo modello di biblioteca civica che si vuole fortemente orientata all’utente, amichevole, piacevole, attenta ai cambiamenti e alle contaminazioni».
Il compenso complessivo è di 15 mila euro, onnicomprensivo di ogni onere e imposta; non è previsto rimborso spese. La natura del rapporto è di collaborazione autonoma professionale.
Chi potrà partecipare? Chi si è laureato in materie umanistiche, con vecchio ordinamento o laurea specialistica secondo il nuovo ordinamento, da almeno tre anni dalla data di pubblicazione dell’avviso di selezione. I requisiti minimi culturali e professionali: conoscenze teoriche e tecniche specifiche di settore in biblioteconomia, storia e organizzazione delle biblioteche, evoluzione dei servizi bibliotecari, legislazione specifica (regionale statale) standard e linee guida nazionali e internazionali, sistemi informati per la gestione delle biblioteche, normativa del diritto d’autore, conoscenza dell’offerta editoriale, normativa sulla sicurezza e sulla privacy. Tecniche di marketing operativo, Storia e tecnologia del materiali librari, Storia dell’architettura di biblioteca, Storia del restauro librario, Storia e tecniche della conservazione dei materiali librari, catalogazione in regime informatico condiviso, indicizzazione, soggettazione. Ci devono inoltre essere già esperienze maturate di bibliotecario/a e di direzione almeno triennale di biblioteche pubbliche (in alternativa, di enti ecclesiastici o di enti privati purché con patrimonio librario di almeno 50 mila volumi), che siano state aperte al pubblico. Esperienze: almeno biennale nel supporto a lavori di studio ed esperienza nella gestione e valorizzazione di collezioni locali e di organizzazione di attività culturali; almeno triennale nella catalogazione in regime di condivisione e nella gestione dei servizi di prestito bibliotecario e o interbibliotecario; nella stesura e gestione del bilancio di settore. I requisiti e le capacità professionali potranno essere posseduti anche da uno o più specialisti, purché venga chiaramente indicato in sede di candidatura: si dovrà inoltre indicare in fase progettuale quale singolo operatore interverrà e la percentuale di lavoro svolta.
m.n.b.
ARONA - Biblioteca civica “sen. Carlo Torelli”: è stato pubblicato il bando per conferire un incarico di elaborazione progetto gestionale. Si lavora per la biblioteca “del futuro”.
In questi giorni è stato disposto l’avvio di una procedura comparativa, gli interessati dovranno far pervenire le candidature entro il 12 settembre (ore 12,30); l’incarico invece dovrà essere ultimato entro 120 giorni dall’affidamento.
«Abbiamo capito che la nostra era una biblioteca d’accumulo, un modello passato» aveva spiegato il sindaco Alberto Gusmeroli in occasione dell’incontro pubblico di inizio aprile spiegando la visione futura della biblioteca in piazza San Graziano che non cambierà confermando che il cuore pulsante della “cultura intorno ai libri” rimarrà in quella sede, qualsiasi sia l’esito del progetto del bando appena uscito.
L’idea di base: creare un centro culturale fornendo anche servizi nuovi e diversi, progettando spazi per una biblioteca che si evolva rispetto ai bisogni dell’utenza: «Accesso wi-fi in tutta l’area, compresa la piazza, postazioni internet con pc e Ipad, emeroteca, sala lettura e studio, spazio co-working» aveva specificato il sindaco.
Il progetto biblioteconomico voluto nel bando «dovrà partire dall’analisi del territorio, del contesto e dei sui bisogni e caratteristiche del nuovo modello di biblioteca civica che si vuole fortemente orientata all’utente, amichevole, piacevole, attenta ai cambiamenti e alle contaminazioni».
Il compenso complessivo è di 15 mila euro, onnicomprensivo di ogni onere e imposta; non è previsto rimborso spese. La natura del rapporto è di collaborazione autonoma professionale.
Chi potrà partecipare? Chi si è laureato in materie umanistiche, con vecchio ordinamento o laurea specialistica secondo il nuovo ordinamento, da almeno tre anni dalla data di pubblicazione dell’avviso di selezione. I requisiti minimi culturali e professionali: conoscenze teoriche e tecniche specifiche di settore in biblioteconomia, storia e organizzazione delle biblioteche, evoluzione dei servizi bibliotecari, legislazione specifica (regionale statale) standard e linee guida nazionali e internazionali, sistemi informati per la gestione delle biblioteche, normativa del diritto d’autore, conoscenza dell’offerta editoriale, normativa sulla sicurezza e sulla privacy. Tecniche di marketing operativo, Storia e tecnologia del materiali librari, Storia dell’architettura di biblioteca, Storia del restauro librario, Storia e tecniche della conservazione dei materiali librari, catalogazione in regime informatico condiviso, indicizzazione, soggettazione. Ci devono inoltre essere già esperienze maturate di bibliotecario/a e di direzione almeno triennale di biblioteche pubbliche (in alternativa, di enti ecclesiastici o di enti privati purché con patrimonio librario di almeno 50 mila volumi), che siano state aperte al pubblico. Esperienze: almeno biennale nel supporto a lavori di studio ed esperienza nella gestione e valorizzazione di collezioni locali e di organizzazione di attività culturali; almeno triennale nella catalogazione in regime di condivisione e nella gestione dei servizi di prestito bibliotecario e o interbibliotecario; nella stesura e gestione del bilancio di settore. I requisiti e le capacità professionali potranno essere posseduti anche da uno o più specialisti, purché venga chiaramente indicato in sede di candidatura: si dovrà inoltre indicare in fase progettuale quale singolo operatore interverrà e la percentuale di lavoro svolta.
m.n.b.