Vivo in stazione ad Arona, mi hanno sbattuto fuori e sono al freddo

Vivo in stazione ad Arona, mi hanno sbattuto fuori e sono al freddo
Pubblicato:

Vivo in stazione ad Arona: il racconto di Michele Labbate fa discutere la città.

Vivo in stazione: parla Labbate

"Non ce la faccio più. Chiedo solo una piccola casa, un lavoro e la possibilità di una vita dignitosa". A dirlo è Michele Labbate, 55 anni, che da tempo dorme in stazione senza riscaldamento. Si apre la stagione fredda e il rigore invernale rischia di compromettere una salute che sta diventando sempre più precaria. "Ho le ossa ghiacciate – continua Labbate – da 8 anni vivo in queste condizioni: prima sono stato da mia sorella, poi su una roulotte e da 5 anni vivo alla stazione. Almeno prima in stazione mi ero ricavato un piccolo ufficio che avevo adeguato alle minime esigenze di un'abitazione, con riscaldamento e acqua fredda. Ma, non ho ancora capito perché, mi hanno sbattuto fuori di lì e per me l'inferno è diventato ancora più nero. Quasi ogni giorno vado in ospedale a Borgomanero e qualche giorno mi troveranno qui morto".

"Dalle istituzioni mi aspettavo un aiuto"

Labbate è andato a più riprese in municipio a spiegare le sue condizioni esistenziali e, a suo dire, il freddo lo ha trovato anche dietro i banchi delle istituzioni. "Non mi hanno mai dato risposte chiare. In alcune occasioni mi hanno accompagnato a visite mediche e donato qualche euro, ma nessuna proposta concreta. Nessuno, comprese le forze dell'ordine che mi hanno fatto uscire dalla stanza in stazione, mi ha aiutato offrendomi la possibilità di passare qualche notte in hotel. Non do nessuna colpa invece al personale ferroviario, che anzi è sempre stato gentile e si è dispiaciuto quando le autorità mi hanno cacciato. In Comune mi hanno consigliato di andare al dormitorio di Villadossola, ma io voglio passare la mia vita qui dove sono cresciuto e non dove non conosco nessuno".  L’uomo ora dorme srotolando coperte improvvisate su tre sedie nella sala d'aspetto esterna al binario uno della stazione.

Seguici sui nostri canali