Violenza sessuale e maltrattamenti, chiesti otto anni per un cinquantenne

Una situazione che si è protratta per molti anni.

Violenza sessuale e maltrattamenti, chiesti otto anni per un cinquantenne
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Violenza sessuale e maltrattamenti, chiesti otto anni per un cinquantenne. Lesioni alla ex moglie anche con alcuni bastoni.

Violenza sessuale e maltrattamenti, chiesti otto anni per un cinquantenne

Un cittadino originario del Ghana, residente a Novara, è finito alla sbarra, in Tribunale, per violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e lesioni. Nei suoi confronti, nell’ultima udienza, il pubblico ministero Silvia Baglivo ha chiesto, al termine della sua requisitoria, 8 anni di reclusione.
Stando alla denuncia dell’ex moglie, fatta nell’autunno del 2011, l’uomo l’avrebbe minacciata più volte di morte. “Se fossimo ancora al nostro Paese – le avrebbe detto con frequenza – ti avrei già ammazzata”. Una minaccia che ricorreva in particolare quando, tra le mura domestiche, erano in corso liti molto violente, con insulti di ogni tipo, calci, schiaffi, pugni, botte e testate alla moglie, oltre – stando sempre a quanto contestato dall’accusa – a rapporti sessuali che la donna non voleva e cui, quindi, sarebbe stata sottoposta contro la sua volontà.

Una vicenda che si trascinava da anni

Una vicenda che si è protratta per molti anni, dal 1994 sino appunto a fine ottobre del 2011. La donna, che si è costituita parte civile con l’avvocato Davide Occhipinti del Foro di Novara, ha riferito come queste violenze sarebbero accadute anche sino a tre volte al mese. Pare che l’uomo, T.O. di 50 anni, se la prendesse per motivi futili o anche senza ragione e quindi scaricasse la sua rabbia sull’allora moglie. Sembrerebbe che in alcune occasioni abbia picchiato la compagna anche con alcuni bastoni, che trovava nell’abitazione durante i litigi. La donna si era recata al Pronto soccorso dell’ospedale diverse volte, ma non aveva mai denunciato nulla. Mai aveva segnalato che a procurarle quelle ferite fosse il marito. Questo almeno sino a sette anni fa, quando una collega di lavoro, notando i lividi sul corpo della donna, l’ha convinta a fare denuncia e a recarsi al Pronto soccorso a mostrare le ferite.

La difesa ha chiesto l'assoluzione

Il difensore del 50enne, l’avvocato Patrizia Bartaloni del Foro di Novara, ha chiesto l’assoluzione del suo assistito, sostenendo come le contestazioni non sarebbero veritiere o, comunque, stando sempre alla tesi difensiva, sarebbero esagerazioni dell’ex moglie. La difesa ha anche sostenuto come il proprio assistito si sia solo difeso e come sia lui la vittima della vicenda, non la compagna. «Il mio cliente – ha sostenuto l’avvocato – ha riferito che era la compagna ad alzare le mani e lui, a quel punto, non poteva fare altro che difendersi». L’avvocato di parte civile ha chiesto per conto dell’ex moglie il risarcimento dei danni subiti. La sentenza è attesa alla prossima udienza, già calendarizzata alle 9,30 del 17 luglio.
mo.c.