Giustizia

Violenza sessuale di gruppo a Bellinzago: la condanna ora è definitiva

Quattro giovani erano chiamati a rispondere a vario titolo di violenza sessuale di gruppo ai danni di una giovane, allora minorenne

Violenza sessuale di gruppo a Bellinzago: la condanna ora è definitiva
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Il fatto di cronaca risale a 11 anni fa, ma ora la sentenza di condanna per quella terribile violenza sessuale di gruppo è definitiva.

Definitiva la condanna per i 4 responsabili

C’era attesa per il nuovo processo che ha visto a giudizio quattro giovani di origine albanese, tutti residenti a Novara, chiamati a rispondere a vario titolo di violenza sessuale di gruppo ai danni di un’allora minorenne. In primo grado erano stati assolti, ma l’Appello aveva poi loro inflitto pene attorno ai quattro anni di carcere ciascuno. Per via di alcuni errori procedurali, però, era stato definito che l’iter fosse da rifare e ora gli Ermellini – respingendo il secondo ricorso – hanno reso definitive le condanne.

Un episodio davvero drammatico

Il caso di cronaca, che destò scalpore nel Novarese, risale al 2013. Quell’inverno di undici anni fa, stando alla ricostruzione effettuata dagli inquirenti, i quattro amici avevano costretto una studentessa – minacciandola – a fare sesso con loro dopo che insieme ad altri avevano trascorso la serata ad una festa in quel di Bellinzago. All’interno di un locale pubblico sarebbe scattato il ricatto: fai sesso con noi, oppure ti abbandoniamo qui. La vittima, così è emerso, era stata a lungo in silenzio e soltanto dopo alcuni mesi aveva trovato la forza e il coraggio di confidarsi con il compagno e con la famiglia.

La denuncia e il processo

Così aveva denunciato gli albanesi all’autorità giudiziaria e, dopo le indagini, era iniziato il procedimento. Che è stato lungo e tortuoso: cinque, in tutto, sono stati i processi nei vari gradi di giudizio. Gli imputati, va detto, hanno sempre negato ogni addebito (avevano dichiarato che si sarebbe trattato di un rapporto consensuale) e, peraltro, non erano stati sentiti nel processo di secondo grado. Motivo per cui (ma non è stato l’unico) era stata annullata la loro condanna. Nel nuovo e ultimo procedimento è stata riascoltata la vittima, una donna del Novarese oggi ventisettenne che si è costituita parte civile, e le altre persone coinvolte. Dopo la sentenza i quattro sono stati invitati a recarsi in carcere, dove sconteranno la pena loro inflitta in via definitiva.

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