Violenza di gruppo: a processo il cognato

Violenza di gruppo: a processo il cognato
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NOVARA – Sarebbe stata violentata dal cognato, con un collega di quest’ultimo. Vittima di una storia raccapricciante, una giovanissima, escussa in aula l’altro giorno in Tribunale.

“Lo faceva sempre quando mia sorella non era in casa. Entrava nella mia stanza e mi molestava. Con un suo collega – ha raccontato – un giorno, mi hanno costretto a ‘fumare’. In pochi attimi sono svenuta. Quando mi sono risvegliata ero nuda. Mi hanno costretto a fare sesso con entrambi”. Quando aveva solo 13 anni, tra il 2006 e il 2007, sarebbe stata vittima di reiterati abusi sessuali da parte del cognato, tanto a Novara quanto in un’altra località, in questo caso del Vercellese. Aveva fatto denuncia dopo averne parlato alla madre, ma poi l’aveva ritirata.

L’ha ripetuta qualche anno più tardi. Così il cognato, che ha 29 anni, già processato a Vercelli, dove ha patteggiato 2 anni, torna in un Tribunale per i fatti avvenuti nel Novarese. In questo caso è alla sbarra per violenza sessuale di gruppo e detenzione di droga, insieme al collega di lavoro. A difendere l’imputato, che rigetta ogni addebito e sostiene che la ragazza lo accusi per vendicarsi della sorella con cui aveva litigato, l’avvocato Enrico Faragona. L’udienza è stata aggiornata a metà novembre.

mo.c.


NOVARA – Sarebbe stata violentata dal cognato, con un collega di quest’ultimo. Vittima di una storia raccapricciante, una giovanissima, escussa in aula l’altro giorno in Tribunale.

“Lo faceva sempre quando mia sorella non era in casa. Entrava nella mia stanza e mi molestava. Con un suo collega – ha raccontato – un giorno, mi hanno costretto a ‘fumare’. In pochi attimi sono svenuta. Quando mi sono risvegliata ero nuda. Mi hanno costretto a fare sesso con entrambi”. Quando aveva solo 13 anni, tra il 2006 e il 2007, sarebbe stata vittima di reiterati abusi sessuali da parte del cognato, tanto a Novara quanto in un’altra località, in questo caso del Vercellese. Aveva fatto denuncia dopo averne parlato alla madre, ma poi l’aveva ritirata.

L’ha ripetuta qualche anno più tardi. Così il cognato, che ha 29 anni, già processato a Vercelli, dove ha patteggiato 2 anni, torna in un Tribunale per i fatti avvenuti nel Novarese. In questo caso è alla sbarra per violenza sessuale di gruppo e detenzione di droga, insieme al collega di lavoro. A difendere l’imputato, che rigetta ogni addebito e sostiene che la ragazza lo accusi per vendicarsi della sorella con cui aveva litigato, l’avvocato Enrico Faragona. L’udienza è stata aggiornata a metà novembre.

mo.c.


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