Una piazza verde per Sant'Andrea

Sottoscritto il patto di collaborazione tra Comune, Fondazione De Agostini e associazioni.

Una piazza verde per Sant'Andrea
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Una piazza verde per Sant'Andrea: è stato sottoscritto ieri, presso la Casa della Solidarietà nel quartiere Sant’Andrea a Novara, il Patto di collaborazione tra il Comune di Novara, nella persona del sindaco Alessandro Canelli, la Fondazione De Agostini, rappresentata dal presidente Roberto Drago e dal Segretario Generale Chiara Boroli, e le associazioni di Novara che hanno dato la loro disponibilità a partecipare alla gestione congiunta dell’area verde tra via Redi e via delle Rosette: Comunità di Sant’Egidio, Cooperativa sociale Aurive, Pro Natura Novara Odv, Associazione di promozione sociale Sermais, Associazione culturale Creattivi, Territorio e cultura Onlus, Officina della Danza, Assa.

Piazza verde: un progetto di rigenerazione urbana

La firma del patto di collaborazione tra i soggetti coinvolti nel progetto di rigenerazione urbana dell’area verde di Sant’Andrea rappresenta una tappa importante del percorso partecipativo che è stato attivato nei mesi scorsi per approfondire le possibilità di utilizzo sociale dell’area riqualificata e giungere ad una gestione condivisa e partecipata
della piazza verde da parte della comunità, al fine di valorizzare spazi di pubblico interesse e attivare forme di cittadinanza attiva.
Il progetto di riqualificazione della piazza verde è stato scelto dalla Fondazione De Agostini, di concerto con il Comune di Novara, per celebrare i suoi primi dieci anni di attività, e restituire alla città un’area di grande potenziale – per tanti anni lasciata al degrado e all’abbandono – dopo un lavoro di riqualificazione paesaggistica e ambientale, affinchè anche uno spazio di periferia possa creare polarità attrattiva e diventare luogo di incontro e di socializzazione, non solo per il quartiere di Sant’Andrea e i suoi abitanti, ma più in generale per tutta la città di Novara.

Cantiere fisico e cantiere sociale

E mentre il cantiere "fisico" procede, per arrivare alla creazione di un’area verde di 5.766 mq con vegetazione rigogliosa, un'area gioco rinnovata e spazi di socializzazione attrezzati, dal mese di maggio dello scorso anno è iniziato anche il progetto di rigenerazione urbana dell’area:  la costruzione di una rete di contatti con gli abitanti del
quartiere e le associazioni che vi operano, per riqualificare gli spazi e organizzare le attività che possono essere ospitate nel parco, la cui regia è stata affidata a KCity – Rigenerazione urbana che, dopo una prima fase
di analisi dei bisogni del quartiere, ha organizzato incontri e tavoli di lavoro, che hanno portato alla stesura del “Manifesto della piazza verde”, una serie di azioni che sono state condivise dagli attori locali che si sono candidati ad essere partner della Fondazione De Agostini e del Comune di Novara.

"Ritengo particolarmente significativo il risultato ottenuto con il Patto di collaborazione: attraverso questa scelta – commenta il sindaco Alessandro Canelli – sono stati coinvolti numerosi attori che riteniamo fondamentali per la futura gestione dell’area verde di via Redi. Questo era, infatti, il nostro obiettivo fin dall’inizio: un’azione partecipativa e allargata; fare rete in modo che diversi soggetti si sentissero direttamente responsabili nel processo di riqualificazione e rigenerazione, in costante e continuo colloquio con i residenti del quartiere".

Roberto Drago, presidente della Fondazione De Agostini, dichiara: "Siamo molto orgogliosi di essere giunti alla sottoscrizione del Patto di collaborazione con i cittadini novaresi che attraverso le loro associazioni hanno condiviso gli obiettivi e le finalità del progetto promosso dalla nostra Fondazione per riqualificare l’area verde di Sant’Andrea. Grazie alla loro disponibilità e all’entusiasmo con cui hanno partecipato agli incontri promossi nel corso di questi mesi, siamo fiduciosi che il quartiere sarà in grado di rendere questo parco attivo e vivace, con diverse iniziative e occasioni di incontro e al contempo di presidiarlo per garantirne la continuità e la tutela".

l.c.

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