Uccise Marita, chiede di essere giudicato con rito abbreviato

Uccise Marita, chiede di essere giudicato con rito abbreviato

NOVARA, Massimiliano Tomasoni, reo confesso del delitto della sorella Marita, avvenuto lo scorso 9 novembre nella casa della donna alla Bicocca, ha chiesto di essere giudicato con giudizio abbreviato, rito alternativo che, in caso di condanna, prevede uno sconto di un terzo della pena. 

È quanto successo stamani all’udienza preliminare in Tribunale a Novara. Presente il marito della donna, Daniele Pasquali, che si costituisce parte civile con l’avvocato Cristina Integlia, e anche l’imputato, assistito dall’avvocato Marino Viola. Ad assistere la famiglia di Marita (la mamma Elisabetta e l’altro fratello, Luciano), come parte civile, l’avvocato Massimo Locati di Vigevano. 

L’udienza è stata aggiornata al 27 febbraio 2018.

Monica Curino
Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola giovedì 5 ottobre

NOVARA, Massimiliano Tomasoni, reo confesso del delitto della sorella Marita, avvenuto lo scorso 9 novembre nella casa della donna alla Bicocca, ha chiesto di essere giudicato con giudizio abbreviato, rito alternativo che, in caso di condanna, prevede uno sconto di un terzo della pena. 

È quanto successo stamani all’udienza preliminare in Tribunale a Novara. Presente il marito della donna, Daniele Pasquali, che si costituisce parte civile con l’avvocato Cristina Integlia, e anche l’imputato, assistito dall’avvocato Marino Viola. Ad assistere la famiglia di Marita (la mamma Elisabetta e l’altro fratello, Luciano), come parte civile, l’avvocato Massimo Locati di Vigevano. 

L’udienza è stata aggiornata al 27 febbraio 2018.

Monica Curino
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