Il caso

Trecate, rissa in piazza Cattaneo: due feriti e una denuncia

Indagano i Carabinieri. L’ex consigliere Capoccia: «Serve più sicurezza, basta tolleranza»

Trecate, rissa in piazza Cattaneo: due feriti e una denuncia

Momenti di tensione lunedì sera, 8 settembre 2025, a Trecate, in piazza Cattaneo.

Trecate, rissa in piazza Cattaneo

Attorno alle 21 è scoppiata una violenta lite tra due gruppi di stranieri, secondo le prime ricostruzioni di nazionalità nigeriana e pakistana.

Dalle parole si è presto passati ai fatti: sarebbero volate anche bottiglie di vetro, forse complice l’abuso di alcol. Nello scontro, che avrebbe coinvolto una mezza dozzina di persone, due uomini pakistani hanno riportato ferite da taglio e sono stati soccorsi dai sanitari.

Gli abitanti della zona, allarmati dalle urla, hanno chiamato i soccorsi. Sul posto sono arrivati i Carabinieri della Stazione di Trecate, il Nucleo Radiomobile di Novara, la Polizia locale e un’ambulanza. Alla vista delle pattuglie, però, la maggior parte dei partecipanti si è data alla fuga.

Durante i rilievi, un uomo pakistano — pare parente di uno dei feriti — si è presentato in piazza mostrando un comportamento violento e aggressivo: per lui è scattata la denuncia. La dinamica dell’episodio resta al vaglio dei militari.

Le reazioni politiche

L’episodio ha subito acceso il dibattito sulla sicurezza in città. L’ex consigliere Giorgio Capoccia è intervenuto con una dura nota stampa:

«L’episodio accaduto in piazza Cattaneo è di una gravità inaudita: bottigliate, risse e cinque pattuglie costrette a intervenire non sono ciò che i trecatesi devono vedere sotto le proprie finestre. La sicurezza non è un tema secondario, è la base della vita civile».

Capoccia ha collegato la vicenda al tema dell’immigrazione:

«È chiaro che episodi di questo genere nascono da anni di politiche che hanno favorito un’immigrazione eccessiva e incontrollata, senza preoccuparsi delle conseguenze».

Non solo. L’ex consigliere ha richiamato anche il recente attacco al bancomat della Bper Banca in piazza Dolce, che attribuisce a una banda organizzata:

«Due episodi distinti, certo, ma che hanno un tratto comune evidente: colpiscono al cuore la nostra comunità e mettono in discussione la percezione di sicurezza dei cittadini».

Capoccia ha quindi rilanciato una serie di misure: maggiore collaborazione con Carabinieri e Polizia nelle ore serali e notturne, applicazione del Daspo urbano per chi crea disordine, piena operatività della videosorveglianza, controlli mirati nelle zone sensibili e coinvolgimento delle comunità straniere integrate «per isolare chi porta degrado».

E ha concluso:

«Trecate non può rassegnarsi a diventare teatro di violenze e insicurezza. Basta tolleranza verso chi pensa di poter vivere al di fuori delle regole».