Tre condanne, tre assoluzioni e una prescrizione al processo per un giro d’usura

Tre condanne, tre assoluzioni e una prescrizione al processo per un giro d’usura
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NOVARA, Tre condanne, una prescrizione e tre assoluzioni. Si è chiuso così stamani, in Tribunale a Novara, il processo relativo all’operazione “Bloodsucker” (sanguisuga in lingua inglese). Un’indagine che – nel 2014 – aveva permesso di sgominare un presunto giro di usura, che partiva da soggetti residenti nel Novarese, ma che si sviluppava poi in molte altre regioni d’Italia. Alla sbarra ci sono sette persone. In una passata udienza il pm Ciro Caramore aveva chiesto pene che andavano dai due anni e sette mesi ai 7 anni e mezzo di reclusione.Le condanne sono a 6 anni per Ignazio Di Giovanni del 1983, 6 anni anche per Francesco Pirrello e, quindi, 3 anni per Angelo Migliavacca. Prescrizione poi per Ignazio Di Giovanni, classe 1974, e assoluzione per Pierluigi Baglivi, Domenico Geraci e Pasquale Caiazzo. Gli ultimi due sono carabinieri che erano accusati solo di falso, accusa da cui sono stati dunque prosciolti.mo.c.
Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola giovedì primo giugno

NOVARA, Tre condanne, una prescrizione e tre assoluzioni. Si è chiuso così stamani, in Tribunale a Novara, il processo relativo all’operazione “Bloodsucker” (sanguisuga in lingua inglese). Un’indagine che – nel 2014 – aveva permesso di sgominare un presunto giro di usura, che partiva da soggetti residenti nel Novarese, ma che si sviluppava poi in molte altre regioni d’Italia. Alla sbarra ci sono sette persone. In una passata udienza il pm Ciro Caramore aveva chiesto pene che andavano dai due anni e sette mesi ai 7 anni e mezzo di reclusione.Le condanne sono a 6 anni per Ignazio Di Giovanni del 1983, 6 anni anche per Francesco Pirrello e, quindi, 3 anni per Angelo Migliavacca. Prescrizione poi per Ignazio Di Giovanni, classe 1974, e assoluzione per Pierluigi Baglivi, Domenico Geraci e Pasquale Caiazzo. Gli ultimi due sono carabinieri che erano accusati solo di falso, accusa da cui sono stati dunque prosciolti.mo.c.
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