Tre arresti della Mobile per l'operazione "Pulp fiction"
Un 21enne pestato selvaggiamente perché accusato di aver fatto sparire stupefacenti per 40mila euro

Il giovane era fuggito dall'Italia ma gli aggressori minacciavano i genitori
Avevano picchiato violentemente in casa un 21enne accusandolo di aver sottratto stupefacenti per un valore di circa 4omila euro. A distanza di due mesi sono stati individuati e arresti dalla Squadra Mobile della questura di Novara, nell’ambito di quella che per la violenza riscontrata è stata definita operazione “Pulp fiction”. La sera di sabato 16 marzo la Polizia di Stato era intervenuta in una zona centrale di Novara dove era stato segnalato il pestaggio di un giovane da parte di cinque persone. Giunti sul posto, veniva individuato un ragazzo di nazionalità dominicano, che si presentava semi spogliato e coperto di sangue. Il giovane, che aveva casa, cantina e garage a soqquadro, si mostrava molto spaventato e non collaborativo e cercava di minimizzare l’accaduto. Solo grazie all’intervento dei genitori, il giovane decideva di recarsi in ospedale dove gli venivano diagnosticate la frattura del setto nasale e la perforazione del timpano destro con un’iniziale prognosi di 21 giorni. Gli investigatori della Squadra Mobile, apprendevano che al 21enne erano stati sottratti il telefono cellulare ed un veicolo a lui in uso, di proprietà dei genitori, e che il pestaggio era stato motivato dalla sparizione di una valigia contenente stupefacente, per un valore di 40.000 euro, della quale il giovane era stato incolpato. Accusa che però il giovane negava. le minacce proseguivano anche nelle settimane successive fino a che a fine mese il giovane lasciava l'Italia. Gli aggressori continuavano però a minacciare i genitori del 21enne. Nella mattinata di sabato personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di tre indagati, ritenuti a vario titolo responsabili dei reati rapina aggravata, lesioni aggravate e tentata estorsione aggravata. I tre sono un cittadino albanese di 30 anni, un'italiana di 24 anni e un cittadino tunisino di 41 anni, tutti già noti alle Forze dell'ordine. Durante le perquisizioni domiciliari sono state rinvenute modiche quantità di marijuana ed i due uomini sono stati segnalati alla Prefettura come assuntori.
m.d.